Alla “Tuscany Wine Week” è l’ora del Chianti Classico che, alla “Chianti Classico Collection” 2015 (oggi e domani alla Leopolda di Firenze), svela in anteprima l’annata 2013, la Riserva 2012 e i Gran Selezione 2011: ecco gli assaggi di WineNews

Alla “Tuscany Wine Week” è l’ora del Chianti Classico che, nella cornice della “Chianti Classico Collection” 2015, di scena oggi e domani alla Stazione Leopolda di Firenze, svela in anteprima l’annata 2013, la Riserva 2012 e i Gran Selezione 2011 (www.chianticlassicocollection.it). Un millesimo, il 2013, che alla prova del bicchiere si è dimostrato piacevole e di bella bevibilità, con vini sono in generale sottili (in qualche caso fin troppo) ma capaci di conservare con decisione il loro carattere chiantigiano: secondo gli assaggi di WineNews, curati da Franco Pallini e Antonio Boco, potremmo trovarci di fronte a bottiglie che, una volta che ne viene stappata una a tavola, difficilmente ne rimane qualcosa.
Emergono, fra le etichette assaggiate, il Chianti Classico 2013 di Isole e Olena, un vino di notevole trasparenza olfattiva, che possiede un sorso saporito, intenso e di bella energia. Non da meno il Chianti Classico del Castellare di Castellina, un vino di sicura piacevolezza. Di impostazione moderna, ma molto godibile, il Chianti Classico 2013 Péppoli di Antinori, così come il Chianti Classico 2013 di Borgo Scopeto, dai profumi puliti e dal gusto reattivo. Delizioso, ma non è la prima volta, il Chianti Classico 2013 di Badia a Coltibuono, sia nella versione ottenuta dai vigneti di Gaiole in Chianti, sia in quello prodotto a partire dai grappoli di Castelnuovo Berardenga. Tornato agli splendori di un tempo il Chianti Classico 2013 di Castello di Ama, e assolutamente solido e affidabile quello di San Giusto a Rentennano. Interessante il Chianti Classico 2013 di Istine e quello di Val delle Corti, così come quelli di Bibbiano, di Castello di Monsanto, e il Fonterutoli di Mazzei.
Sul fronte delle Riserva 2012, annata più calda della 2013, da cui sono nati vini più grassi e meno agili, resta un punto di riferimento il Chianti Classico Riserva 2012 di Brancaia, raffinato nei profumi e dinamico nella progressione gustativa. Affascinante il Chianti Classico Il Campitello Riserva 2012 di Monteraponi, vino dal carattere definito come anche la Riserva 2012 Bugialla del Poggerino. Tra i piccoli, merita una citazione il Chianti Classico Riserva 2012 di Rignana, dai profumi tradizionali e dalla bocca precisa e di grande sapore.
Esordio per il Gran Selezione 2011, il “super” Chianti Classico da poco entrato in cima alla piramide qualitativa della denominazione. L’annata 2011, calda e tendenzialmente anticipata, forse non è quella più adatta per la produzione di vini dal respiro temporale troppo lungo, ma nella tipologia sono emerse etichette che comunque segnano passi importanti per l’affermazione del Gran Selezione come vino di riferimento del Chianti Classico.
Il Gran Selezione 2011 della Tenuta di Lilliano è vino preciso, tipico e di grande nettezza olfattiva che anticipa un gusto pieno, avvolgente e molto vivace. Di buona tipicità il Solatìo Gran Selezione 2011 del Castello d’Albola, mentre possiede finezza e sapore la Gran Selezione 2011 Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe. Buone sensazioni dal Vigneto La Casuccia Gran Selezione 2011 del Castello di Ama e dal Colledilà di Barone Ricasoli.
Da segnalare anche il Gran selezione de I Fabbri, lo Stielle di Rocca di Castagnoli, il solido Vigna del Sorbo di Fontodi e l’etero Vigna Grospoli della Fattoria di Lamole. Interessanti il Gran Selezione di Castello di Radda, Il Puro del Castello di Volpaia, il tradizionale Il Grigio di San Felice e il Castello Fonterutoli di Mazzei. Convincenti il Gran Selezione di Tolaini, il Castello di Monna Lisa di Vignamaggio ed il Créspine di Vignole.