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Non acquisto, ma affitto per 20 anni di terreni e cantina: ecco i dettagli tecnici dietro la recente operazione Tua Rita-Poggio Argentiera. “Uno sforzo per guardare ad un futuro migliore”, spiega, a WineNews, la titolare di Tua Rita, Simena Bisti

Affitto a lungo termine, e non acquisto (almeno per il momento, ndr): ecco i dettagli dietro la recente operazione Tua Rita-Poggio Argentiera, ma ancora più importante il fine dell’operazione stessa. “Uno sforzo per guardare ad un futuro migliore, che va al di là degli aspetti tecnici dell’operazione”, spiega, a WineNews, Simena Bisti, proprietaria insieme al marito Stefano Frascolla della griffe Toscana, con base a Suvereto (www.tuarita.it), tanto celebrata dalla critica internazionale e, soprattutto, dal guru Robert Parker.
Nello specifico, tuttavia, si tratta di un “affitto di fondo rustico e terreni - aggiunge Nisti - tutti i terreni aziendali, 60 ettari, e della cantina, per 20 anni. Questa è tecnicamente l’operazione che ha portato Poggio Argentiera nella sfera di influenza della società “Tr”, riconducibile a Tua Rita, in cui la compagine della stessa è formata da soci che non c’entrano nulla con il vino”.
“Abbiamo in gestione anche il marchio “Poggio Argentiera” - aggiunge Bisti - mentre le maestranze della vecchia gestione (quella di Gianpaolo Paglia, ndr) non fanno parte della nuova società”.
“Ma al di là delle tecnicalità dell’operazione, quello che è importante - sottolinea Bisti - è il grande sforzo che abbiamo prodotto: uno sforzo che accompagna quello che facciamo quotidianamente per stare nei mercati di tutto il mondo e guardare ad un futuro migliore. Abbiamo spostato il giovane enologo interno di Tua Rita a Poggio Argentiera e ne abbiamo assunto uno altrettanto giovane. Si tratta - conclude l’ex avvocato, ora passato totalmente alla gestione dell’azienda di famiglia - di un’operazione faticosa che non facciamo da soli ma che è tutta volta a guardare al futuro con più ottimismo, pur nella difficoltà del momento”.

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