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Meno etichette, ma da ogni angolo del mondo, una rotazione delle bottiglie più veloce, e tanto vino al bicchiere: ecco come cambia la lista dei vini nei ristoranti del Regno Unito, con i wine lover Uk che guardano più alla California che alla Francia

Meno etichette, ma da ogni angolo del mondo: ecco come cambia la lista dei vini nei ristoranti della Gran Bretagna. Anche se la crescita dei consumi in Uk è ferma da un po’, i wine lover sono sempre più consapevoli, attenti e curiosi, ed ormai non si limitano più alle etichette dei “soliti” grandi terroir, come Bordeaux, Borgogna, Toscana e Piemonte. “Siamo alla vigilia di un’epoca - racconta a “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com) Damian Carringtonin, direttore commerciale dell’importatore e distributore “Fields, Morris & Verdin” - in cui i vini più meravigliosi del mondo arriveranno da ogni angolo del pianeta, rendendo le carte dei vini dei ristoranti inglesi necessariamente più eclettiche. C’è una base, sempre più ampia, di consumatori che ormai hanno ben chiaro che si possono trovare grandi bottiglie anche in California, Sudafrica, Australia”.

Sono proprio i vini californiani a destare la maggior curiosità, specie dei produttori che non hanno cambiato il loro stile negli anni, fedeli ad una viticoltura, per quanto del Nuovo Mondo, “tradizionale”. Il merito è anche del boom delle steakhouses, specie a Londra, ma la tendenza più importante è un’altra: “se una volta la lista dei vini cambiava al massimo due volte l’anno - continua ancora Carringtonin - oggi la rotazione è molto più veloce, e riguarda in modo particolare il vino al bicchiere, perché la gente non vuole bere sempre la stessa cosa, come non vuole mangiare sempre lo stesso piatto. Una curiosità che, ne sono certo, farà bene anche all’Italia, che insieme alla Spagna è uno di quei Paesi che può vantare un’offerta ancora più diversificata della Francia”.

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