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Uno statuto specifico per la viticoltura a forte pendenza, misure specifiche nella Pac, e no trasferimento dei diritti di impianto in pianura: lo chiede la Commissione Viticoltura a forte pendenza dell’Assemblea delle Regioni Europee Viticole (Arev)

Uno statuto specifico per la viticoltura a forte pendenza, quella in territori dove si supera il 30%, affinché vengano disposte misure specifica nella Pac e, sopratutto, si vieti, con atti ad hoc sull’Ocm vino, la possibilità di trasferire le autorizzazioni di impianto dalle zone a forte pendenza a quelle pianeggianti, per scongiurare l’impoverimento, se non la scomparsa di questo tipo di viticoltura eroica. Lo chiede la Commissione Viticoltura a forte pendenza dell’Assemblea delle Regioni Europee Viticole (Arev), che ha riunito a Torino le delegazioni di diversi Paesi (Lombardia, Piemonte, Sicilia, Trentino e Val d’Aosta dall’Italia, Baden-Württemberg e Renania-Palatinato dalla Germania, Alsazia e Rodano dalla Francia, Stiria dall’Austria e anche il Lussemburgo).
Il tutto per tulare un tipo di agricoltura dal “carattere insostituibile - spiega una nota Arev - nelle sue importanti e molteplici funzioni: socioeconomica (mantenimento dell’attività e del lavoro, valorizzazione dei territori), paesaggistica (attrattività turistica, enoturismo), ambientale (preservazione dei suoli, gestione idraulica)”, considerando anche “l’impossibilità di un utilizzo alternativo questi territori”.
Considerazioni per cui “l’Arev richiede un trattamento specifico e decide di richiamare l’attenzione della Commissione e del Parlamento su misure di rapida attuazione per attenuare il divario importante di competitività esistente con la viticoltura di pianura.
A ragione dello snellimento, a partire dal 2016, dei regolamenti sui diritti di impianto, l’Arev si aspetta un aggravamento della pressione concorrenziale e teme una delocalizzazione progressiva dei vigneti a forte pendenza verso le pianure per trasferimento delle autorizzazioni di piantagione. E chiede, quindi, che si introduca immediatamente negli atti delegati e negli atti d’esecuzione dell’Ocm un divieto di trasferimento delle autorizzazioni di piantagione riguardanti le zone a forte pendenza verso le zone pianeggianti. E anche che venga riconosciuto uno Statuto specifico per questo tipo di viticoltura in pericolo e che vengano predisposte misure d’aiuto specifiche nei due pilastri della Pac”.
Info: www.arev.org/it

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