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La Puglia ha un nemico, la Xylella. Il batterio, dopo aver colpito l’uliveto della Regione ed aver devastato l’ultima campagna olearia, adesso è diventato la “scusa” dell’Algeria per bloccare l’import di barbatelle da vite

Prima ha colpito l’uliveto pugliese, ben 23.000 ettari di piante in tutta la Regione, almeno fino ad estate 2014, adesso minaccia le barbatelle da vite dei vivaisti del Salento: il batterio della Xylella, che porta alla sindrome del disseccamento rapido dell’ulivo, ha già devastato il mondo agricolo pugliese (secondo uno studio dell’Università “Aldo Moro” di Bari, un’azienda di 10 ettari, in media, si troverà a fare i conti con 295.000 euro di danni, ndr), specie dopo l’ultima catastrofica campagna olearia. Adesso, però, il problema si estende anche ai vivaisti del Salento, letteralmente boicottati dall’Algeria, che si rifiuta, nonostante il via libera e le rassicurazioni del Servizio Fitosanitario della Regione Puglia, che ha rilasciato, in seguito alle richieste di informazioni delle autorità algerine, l’attestazione di controllo delle barbatelle destinate all’esportazione.
La Regione Puglia, così, si trova a combattere su due tavoli: da un lato c’è la Xylella, il nemico n. 1, contro cui il Ministero delle Politiche Agricole, come fa sapere in una nota “nominerà un commissario di protezione civile, con poteri straordinari, per rendere ancora più incisive le attività necessarie alla tutela del territorio e del patrimonio olivicolo nazionale”.
Se la Xylella assurge al rango di calamità naturale, proprio come chiedevano da mesi le associazioni di categoria, dall’altra parte c’è da risolvere il blocco dell’Algeria, sul quale si è mosso il senatore (ed ex assessore all’agricoltura della Puglia) Dario Stefàno, chiedendo proprio l’intervento del Ministero, perché “il blocco algerino alle importazioni delle nostre barbatelle da vite a causa della Xylella è ingiustificato, il Ministro intervenga con urgenza per scongiurare un danno economico incalcolabile”.
“Il 14 gennaio 2015 la Direzione della protezione delle piante e del controllo tecnico del Ministero dell’agricoltura e dello sviluppo rurale dell’Algeria, ha disposto la sospensione dell’importazione dall’Italia delle barbatelle di vite adducendo come motivo la presenza del batterio Xylella fastidiosa. Ciò è avvenuto - continua Stefàno - nonostante il servizio fitosanitario della Regione Puglia abbia rilasciato, in seguito alle richieste di informazioni delle autorità algerine, l’attestazione di controllo dei vegetali destinati all’esportazione, dopo gli opportuni monitoraggi ed ispezioni territoriali, riferendo dell’assenza di organismi di quarantena e della conformità delle suddette piante ai requisiti fitosanitari in vigore nel Paese importatore, compresi quelli concernenti gli organismi non di quarantena regolamentati. Il Ministro - è la richiesta del senatore Stefàno - attivi immediatamente tutti i canali diplomatici necessari per risolvere nel più breve tempo possibile una determinazione che si presenta ingiustificabile ed insostenibile atteso che il blocco di importazioni interessa piante non ospiti del ceppo di Xylella”.

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