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In Italia non sfonda, in Francia non smette di crescere: è il bag in box che, nel 2014, ha rappresentato il 38,4% di tutto il vino venduto nei supermercati e negli ipermercati d’Oltralpe, dove nasce il primo “Concours International Wine in Box”

In Italia non ha mai sfondato, in Francia, invece, non smette di crescere: è il bag in box, un formato nato per abbattere i costi, sia per il consumatore che per l’ambiente, dell’imbottigliamento e che, nel 2014, ha rappresentato il 38,4% di tutto il vino venduto nei supermercati e negli ipermercati d’Oltralpe (nel 2010 la quota di mercato non superava il 10%). Un successo che deve molto anche al circuito horeca, che ha scelto spesso e volentieri proprio il bag in box per il vino al bicchiere. Questione di comodità, che certo non fa rima con stile, ma che grazie alla praticità ed al peso di un contenitore nettamente più leggero di qualsiasi bottiglia, ha conquistato anche i mercati del Nord Europa. E, come se non bastasse, in Francia esiste persino un concorso interamente dedicato ai wine in box: si chiama “Concours International Wine in Box”, ed il 20 marzo, a Tolosa, porterà in degustazione i migliori vini “in cartone” del mondo, mentre il 21 svelerà i nomi dei migliori (www.best-wine-in-box.com).

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