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Viticoltura, enologia e ricerca: il 2015 potrebbe essere un anno di svolta, con il progetto “Univir 20/20”, come spiega a WineNews una delle massime autorità della ricerca in vitivinicola a livello mondiale, il professor Attilio Scienza

“Dopo oltre un anno di lavoro, potrebbe arrivare in porto il progetto Univir 20/20, che forse per la prima volta in Italia riesce a mettere insieme tutti i centri di ricerca, le Università e istituti ministeriali e un gruppo qualificato di cantine delle varie Regioni”. Così a WineNews Attilio Scienza, una delle massime autorità a livello internazionale nel mondo della ricerca in viticoltura ed enologia, che aggiunge: “è un progetto gestito, dal punto di vista organizzativo, da Unione Italiana Vini, per reperire finanziamenti nei Psr che stanno per essere approvati e applicati, sulla misura Cooperazione, ed in particolare sulla prerogativa del trasferimento della ricerca e dell'innovazione alla produzione. Siamo in una fase preliminare, ogni Regione sta formando un gruppo di aziende rappresentative, che dovranno nelle prossime settimane formulare un vademecum dove indicare temi di ricerca, metodi e ricadute possibili. Queste “domande di innovazione” - spiega Scienza - saranno poi valutate da Università e centri di ricerca, e a quel punto le aziende potranno costituire delle Ati (Associazione Temporanea di Impresa) che poi saranno legittimate a chiedere finanziamenti e affidare i progetti alle Università. I temi sono più vari: dall'innovazione in campo genetico alla biodiversità, dalla sostenibilità alla viticoltura di precisione, fino alle malattie del legno, che sono cruciali in questo momento, e da affrontare per garantire la continuità del vigneto, dove abbiamo avuto danni seri, anche nell'ultimo anno. Temi fondamentali che le aziende desiderano affrontare, e questa volta per farlo avranno un finanziamento davvero importante da parte della comunità”.

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