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Il vino più antico del mondo, un bianco del 1472 custodito dalla cantina dell’Hospices di Strasburgo, cambia “casa”: la vecchia botte non ha resistito al tempo e, dopo 250 anni, ci sarà una botte nuova, firmata dalla griffe Tonnellerie Radoux

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Ecco la botte nuova per il vino più vecchio del mondo

La cantina dell’Hospices di Strasburgo ospita la botte di vino più antica al mondo, un bianco prodotto nel 1472, che, come succede ogni 250 anni, ha cambiato “casa”, o meglio botte. Proprio ieri, infatti, “ha lasciato la vasca di acciaio in cui ha vissuto per quasi un anno, per raggiungere la sua nuova botte”, come ha raccontato Patrick Aledo, presidente della Société d’intérêt collectif agricole (Sica) della storica cantina dell’Hospices (www.vins-des-hospices-de-strasbourg.fr).
Un’operazione divenuta indispensabile, perché nonostante le ripetute riparazioni effettuate nel corso degli anni sulla vecchia botte, che non hanno risolto i significativi problemi di perdite, era ormai arrivato il momento di sostituirla, anche se “non c’era nessun interesse ad acquistare semplicemente una nuova botta”, spiega ancora Aledo. I contatti, quindi, sono stati presi con la Tonnellerie Radoux, leader nella tonnellerie d’alta gamma, cui la Société d’intérêt collectif agricole ha commissionato una botte identica a quella storica. Una missione delicata, affidata a Xavier Gouraud, capo del dipartimento tecnico di Tonnellerie Radoux, a Jean-Marie Blanchard.
I due artigiani hanno lavorato sul progetto partendo da diversi modelli e foto, ed usando gli strumenti del fondatore della tonnellerie, trattando le doghe in legno termicamente per tre ore: il risultato, dopo più di 200 ore di lavoro, è una botte ovale da 450 litri, lunga 1,17 metri ed alta e 97 centimetri, che verrà posizionata proprio accanto alla vecchia botte che andrà a rimpiazzare, così che il vino più vecchio del mondo continui a vivere in pace, nella cantina dell’Hospices di Strasburgo.

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