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Un osservatorio su produzioni e notorietà del brand, azioni di promozione in Italia e all’estero, valorizzazione della qualità e delle unicità delle “bollicine di montagna”: il futuro dell’Istituto Trentodoc, che conferma Zanoni (Cavit) alla guida

Italia
Enrico Zanoni, presidente Trentodoc

Un osservatorio sulle produzioni e sulla notorietà del brand, azioni mirate e continuative sia in Italia che sui mercati stranieri, Usa, in testa, e la valorizzazione della qualità e delle unicità delle “bollicine di montagna”: ecco il futuro prossimo dell’Istituto Trentodoc (www.trentodoc.com/it), che mette insieme 41 produttori dello spumante metodo classico trentino. E che, all’insegna della continuità, ha confermato alla guida, per i prossimi tre anni, il presidente Enrico Zanoni (Cavit), e tutti gli attuali consiglieri: Carlo Moser (vicepresidente), Mauro Fezzi (Fondazione Edmund Mach - San Michele all’Adige), Lucia Letrari (Letrari), Luciano Lunelli (Abate Nero), Matteo Lunelli (Ferrari), Fabio Maccari (Mezzocorona) e Andrea Pisoni (Fratelli Pisoni), con l’attività di promozione che sarà gestita da Sabrina Schench. “La spumantistica Trentodoc - afferma Enrico Zanoni - è in salute, con un trend positivo e con importanti spazi di crescita, l’eccellenza delle produzioni dei nostri associati è sempre più riconosciuta; eccellenza che vede nel territorio di montagna il suo fattore distintivo, come è anche stato recentemente certificato da uno studio della Fondazione Mach. Non a caso il nostro Pay off è: Bollicine di Montagna”.

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