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Il connubio vino-architettura d’autore d’Italia in gara per Premio “Mies van der Rohe” 2015, riconoscimento ufficiale Ue. Con la cantina di Antinori nel Chianti Classico, quella di Planeta sull’Etna, e quella di Bulgari a San Casciano dei Bagni (Si)

Italia
Le cantine di Antinori, Planeta e Bulgari candidate al Premio internazionale “Mies van der Rohe” 2015

Il connubio vino-architettura, in Italia, è ormai una realtà affermata, con tante firme di grido dell’uno e dell’altro mondo che hanno collaborato per dare vite a cantine che sono vere e proprie opere d’arte. E chissà che questo primato ora non venga riconosciuto anche a livello europeo, visto che 3 sono le cantine del Belpaese (su 9 progetti italiani in totale, sui 420 in nomination) candidate al premio “Mies van der Rohe” 2015 (www.miesarch.com), contest indetto dalla omonima fondazione nel 1987, già vinto da nomi come Renzo Piano, Gae Aulenti Mario Botta o Santiago Calatrava e, dal 2001 premio ufficiale dell’Unione Europea.
In lizza ci sono la Cantina “Antinori nel Chianti Classico”, a San Casciano Val di Pesa (Firenze), ispirata ai “tagli di Fontana” e realizzata da Marco Casamonti, dello Studio Archea Associati (già vincitrice del premio “2014 Building of the Year” secondo i lettori di “archdaily.com”, uno dei portali più seguiti al mondo di architettura), la “Cantina alle pendici dell’Etna” di Vid’A Architects, realizzata per Planeta nella tenuta Feudo di Mezzo a Castiglione di Sicilia, in un “giardino di pietra”, all’interno di una colata lavica del 1566, in un progetto che ha unito bioarchitettura e recupero culturale, dove il materiale protagonista è proprio la pietra nera dell’Etna, e la Cantina Podernuovo della famiglia Bulgari, a San Casciano dei Bagni (Siena), progettata dall’architetto Massimo Alvisi dello studio Alvisi Kirimoto&Partners che, tra le altre cose, sfrutta la geotermia come fonte di energia naturale.
Tre esempi eccellenti di estetica, design, valorizzazione del territorio e rispetto dell’ambienti applicati alla produzione di vino.
E tra i progetti italiani in gara legati, in qualche modo, al wine & food, da segnalare anche Expo Gate, progettato da Alessandro Scandurra, luogo di ospitalità, intrattenimento e informazione aperto a maggio 2014 nel cuore di Milano, davanti al Castello Sforzesco, per introdurre il pubblico a Expo 2015. I vincitori saranno svelati a fine gennaio.

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