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Tra Barolo e Barbaresco, Dolcetto e Barbera, Gavi e Moscato d'Asti, con Langhe Roero e Monferrato Patrimonio Unesco, con i suoi tartufi e tanto altro: il Piemonte tra le “10 Best Wine Travel Destinations 2015” del magazine Usa “Wine Enthusiast”

Italia
Il Piemonte tra le “10 Best Wine Travel Destinations 2015” del magazine Usa Wine Enthusiast

Dopo Puglia (2013) e Umbria (2014), è il Piemonte la Regione italiana del vino scelta tra le “10 Best Wine Travel Destinations 2015” del magazine Usa “Wine Enthusiast”. Ennesimo riconoscimento per una delle roccaforti storiche del vino italiano, terra di vini come Barolo e Barbaresco, ma anche Barbera Dolcetto e Grignolino, Nebbiolo d’Alba, Roero, Gattinara, Ghemme, Dolcetto, Dogliani, Gavi, Timorasso e Moscato d’Asti, per citare solo i più celebri, e che, a fine 2014, fa ha visto anche l’inserimento nel patrimonio Unesco di Langhe Roero e Monferrato come “paesaggio vinicolo”, primo caso assoluto al mondo.
“La maestosità delle Alpi con le cime innevate sono la splendida cornice delle colline coperte da vigneti, e il Piemonte, il cui nome vuol dire proprio “piede della montagna”, è anche un paradiso culinario, famoso per il raro tartufo bianco. Regione ricca di strutture ricettive e cantine eccezionali, è una destinazione da sogno per i wine lover” scrive nelle motivazioni Kerin O’Keefe (http://goo.gl/3qZtA1), responsabile del magazine per l’Italia, che la Regione la conosce assai bene anche per aver pubblicato, da pochi mesi, il libro “Barolo and Barbaresco the King and Queen of Italian Wine” (edizione University of California Press).
Neanche a dirlo, il momento migliore per visitare il Piemonte, secondo la O’Keefe, è quello tra settembre ed ottobre, periodo di vendemmia. Tantissime, ovviamente, le cantine che vale la pena visitare, anche per assaggiare i vini dove vengono prodotti. Tra quelle segnalate da Wine Enthusiast, però, ci sono Gaja, Fontanafredda di Farinetti, Damilano, con il suo wine shop, Paolo Scavino, Cavallotto, Massolino, Brezza, Cascina della Rose, Produttori del Barbaresco, Rizzi, Braida e Bava.
Un amore, quello tra Piemonte e “Wine Enthusiast”, già evidente nelle due classifiche di fine 2014 della rivista: la “Top 100 Cellar Selection”, che vedeva ben 8 Barolo nelle prime 22 posizioni, e al n. 1 e al n. 2 gli unici due vini in classifica con 100/100, il Barolo Bric del Fiasc 2010 Paolo Scavino e il Barolo Brunate 2010 Giuseppe Rinaldi, e la “Wine Enthusiast Top 100”, come ben 6 vini piemontesi (4 Barolo e 2 Barbaresco) sulle 17 etichette italiane presenti.
Ma ad eleggere il Piemonte a meta “must” del 2015 per gli eno-appassioanti, ovviamente, non c’è solo il vino. C’è anche la ristorazione, e tra gli indirizzi segnalati da Wine Enthusiast spiccano il tristellato Piazza Duoamo di Alba di Enrico Crippa, lo stellato Michelin La Ciau del Tornavento dello chef Maurilio Garola a Treiso, l’Enoclub ad Alba, la Trattoria Risorgimento a Caltignaga o Da Felicin dello chef Nino Rocca, a Monforte. Ma anche l’ospitalità di alto livello, in strutture come Castello di Sinio, il Relais San Maurizio, 5 stelle a Santo Stefano Belbo (con il ristorante stellato Guido da Costigliole), Il Boscareto Resort e Spa a Serralunga, o l’Hotel Barolo nell’omonimo Paese che da in natali e il nome al più importante dei vini piemontesi. E poi le tante attività possibili, dallo sci al gol, dal trekking alla ricerca dei tarfufi, fino al ciclismo, come consiglia una piemontese d’eccezione, Gaia Gaja, figlia del produttore Angelo Gaja. Insomma, uno scrigno di sapori e di possibilità, il Piemonte, da non lasciarsi sfuggire.
Tra le altre regioni del vino mondiale da visitare, nel 2015, secondo il magazine, ci sono anche Finger Lakes, Orlando e Mendocino in Usa, la Galizia in Spagna, l’Istria in Croazia, Okagan in Canada, la Valle della Loira e la Valle del Rodano in Francia, e Hawkes Bay in nuova Zelanda.

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