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Da Acker Merrall a Hart Davis Hart, da Christie’s a Bonhams fino a Zachys (Antinori protagonista), il 2014 è finito col botto nelle più grandi case d’asta del vino mondiale che, nelle ultime sessioni di dicembre, hanno visto incassi da record

Italia
In asta negli Usa da Zachys, la Marchesi Antinori protagonista, con il Solaia

Botti di fine anno anche nelle maggiori case d’asta del vino, che, nelle ultime sessioni di dicembre, hanno visto gli incassi alzarsi in maniera importante. Con i collezionisti pronti ad accaparrarsi i migliori lotti a cifre alte pur di passare le feste con in tavola i vini top del panorama mondiale. A fare il punto delle ultime aste enoiche del 2014 ci ha pensato “Wine Searcher”.
Zachys con la sua asta di New York del 4-5 dicembre è riuscita a raccogliere più di 4,7 milioni di dollari. Con i vini che venivano direttamente dalle cantine come lo Champagne Ruinart e Antinori. I vini della griffe italiana, in particolare, sono stati battuti per 303.628 dollari: top lot le 12 bottiglie di Solaia 2007 che hanno raggiunto 6.125 dollari e la verticale completa di Solaia 1978-2011 andata via per oltre 11.000 dollari.
Acker Merrall ha chiuso il suo anno di aste in Asia con un incasso di 5 milioni nell’ultimo appuntamento di Hong Kong il 13 dicembre, che ha visto anche il super lotto di 360 bottiglie di Château Mouton Rothschild venduto per oltre 229.000 dollari e una cassa di 12 bottiglie del 1988 di Romanée-Conti battute per 165.729 dollari.
A New York, Wally ha messo all’asta l’“Empire Collection” (12-13 dicembre): i prezzi sono stati alti sia per i Bordeaux che per i Borgogna, con sei magnum di Château Lafleur 2003 che hanno raggiunto i 7.320 dollari. Una cassa di Emmanuel Rouget Échézeaux del 1996 è stata invece venduta per oltre 5.000 dollari e una dozzina di Roumier Bonnes Mares del 1996 battute per quasi 15.000 dollari.
La casa d’aste Hart Davis Hart ha concluso il 2014 a Chicago il 12 e il 13 dicembre, incassando 6,5 milioni di dolalri. Più di un terzo dei 2.263 lotti venduti (nel 2014) ha superato i prezzi previsti, portando a chiudere l’anno con un 42,8 milioni di dollari di vendite.
Tra i punti salienti dell’asta di Chicago, una dozzina di bottiglie Echezeaux Jayer del 1995 venduto per oltre 38.000 dollari, una doppia magnum del 2002 di Sine Qua Non Just For The Love Of It Syrah battuta per 5.975 dollari e una cassa di 12 bottiglie di Romanée-Conti, Domaine de la Romanée-Conti del 1986 battuta per 107.550 dollari.
Ottimi risultati anche per Christie’s che l’11 dicembre a Londra ha battuto 12 bottiglie di Petrus del 1989 a oltre 51.000 dollari e una verticale di 32 bottiglie (dal 1955 al 1986) di Macallan single malt, vendute per quasi 48.000 dollari. Sempre a Londra si sono concluse col botto anche le aste di Sotheby’s. Il 10 dicembre la casa d’aste ha battuto oltre 2.760.000 dollari di vino, la cifra più alta di sempre per Sotheby’s nella capitale britannica.
Bonhams è invece “reduce” da un’asta da 1,3 milioni dollari a San Francisco il 12 dicembre, con i top lot che sono stati sei magnum di Romanée-Conti del 1970 che hanno raggiunto 53.550 dollari, 11 bottiglie del 1959 di Château Haut-Brion vendute per 7.140 dollari e sei bottiglie di Krug Vintage Champagne del 1976 battute per 5.355 dollari.

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