Anche il mondo del vino ha i suoi record, e l’ultimo è quello del lancio di un’etichetta ad alta quota, con la neozelandese Drumsara Wines, che ha lanciato l’annata 2012 del suo Ventifacts Block Pinot Noir a 5.181 metri, all’ombra dell’Everest

Anche il mondo del vino ha i suoi record, e di tanto in tanto ne viene infranto qualcuno: l’ultimo è quello del lancio di un’etichetta ad alta quota, con la neozelandese Drumsara Wines (www.drumsara.com) che ha lanciato l’annata 2012 del suo Ventifacts Block Pinot Noir da 5.181 metri, all’ombra dell’Everest, con l’aiuto di un esperto pilota di alta quota, Jason Laing. Sulle terre del Kala Patthar, sul Mahalangur Himalaya, viene distrutto così il record precedente, che apparteneva al lancio di un altro vino sui 143 metri del monte Ararat, in Turchia.
Kala Patthar, che significa “roccia nera” in nepalese, è il miglior punto di osservazione da cui vedere il Monte Everest dal campo base alla vetta, ma il lancio di un’etichetta è una prima assoluta per queste terre. L’elicotterista neozelandese Laing è uno dei pochi piloti d’alta quota del mondo, e passa in media tre mesi all’anno lavorando nella regione sia nei recuperi a bassa quota, ossia quei recuperi di alpinisti colpiti dal “mal di montagna” al campo base del Monte Everest, sia nei più difficili salvataggi in alta quota: “questa è stata davvero una sfida insolita - ha raccontato a “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com) - il lancio del vino è sicuramente una delle cose più strane che mi abbiano mai chiesto di fare. È un nuovo record per la Nuova Zelanda del vino, e un lancio d’alta quota calza a pennello per un vino di fascia alta”.
Drumsara Wines, di proprietà dell’ex direttore del New Zealand Wool Board, John Matheson, si estende su otto ettari in altura, sull’altopiano che domina le città del Central Otago di Clyde e Alexandra. I primi filari sono stati piantati nel 2000, quasi come se fosse un hobby, per diventare un punto di riferimento qualitativo per la viticultura neozelandese.