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Le bollicine italiane, trascinate dai mercati stranieri, mettono a referto un 2014 da record, con i principali territori in crescita, in volumi ed in valori. E adesso si aspettano le feste di fine anno, in cui voleranno 50 milioni di tappi tricolore

Italia
Le bollicine italiane vanno forte in Italia e nel mondo

Le bollicine italiane, trascinate dai mercati stranieri, mettono a referto un 2014 decisamente positivo, con tutti i principali territori degli spumanti del Belpaese, dal Prosecco al Trentodoc (che tiene all’estero e cresce in Italia), dalla Franciacorta all’Asti, in crescita sia in termini di volumi venduti che di valori, e adesso si aspettano le feste di fine anno, in cui voleranno 50 milioni di tappi made in Italy, secondo le previsione dell’Ovse, l’osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti, per suggellare un biennio da record.
Secondo un’analisi Coldiretti, basata sui dati dei primi 8 mesi 2014, gli spumanti italiani all’estero sono cresciuti del 22% in termini quantità spedite, grazie soprattutto ad Asti e Prosecco. I dati più aggiornati sono quelli del Consorzio Franciacorta, che mettono in luce, al 30 ottobre 2014, una crescita del 5,4% delle vendite in Italia ed una crescita ancor più solida delle vendite all’estero, con un +12,9% sullo stesso periodo del 2013, grazie a partner commerciali come Giappone, Usa, Germania e Uk. Ottimismo anche tra i produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che, in attesa dei numeri del 2014, che dovrebbero confermare il trend di crescita degli ultimi anni, hanno avuto modo di analizzare l’andamento del 2013, con un aumento in valore del 6,6% per un giro d’affari pari a 327,2 milioni di euro. Merito delle ottime performance, sia interne, con una crescita dell’11,4% in valore e del 10,5% in volume, che all’estero, dove finisce il 42% del Prosecco prodotto.

Focus - Il 2014 visto dal Consorzio Franciacorta
“Il 2014 per il Franciacorta è stato un anno realmente eccezionale, sul fronte commerciale registriamo sensazionali successi sia in Italia che all’estero, su quello dell’immagine ci viene restituito il risultato di anni di impegno costante sul territorio nazionale. Infine la qualità dei prodotti, ancora una volta premiata dagli esperti. Sono sempre più numerose le etichette di Franciacorta tra i primi posti nelle classifiche delle principali Guide specializzate del settore”. Così Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta, ha aperto, oggi, ad Erbusco, l’assemblea del Consorzio Franciacorta.
Numerosi i punti toccati nelle relazioni in programma, cominciate con una riflessione incoraggiante d’apertura sull’andamento della vendemmia appena passata: “se è vero che il 2014 sarà ricordato come l’annata più piovosa della nostra storia - aggiunge Maurizio Zanella - con una campagna viticola impegnativa e costosa (con uve mediocri per quanto riguarda Pinot nero e Pinot bianco, mentre lo Chardonnay è stato un mezzo miracolo rispetto alle aspettative), non possiamo certo trascurare i traguardi raggiunti e i riconoscimenti ottenuti”. Infatti, al 30 ottobre 2014 si registra una crescita del 5,4% delle vendite in Italia. L’auspicio naturalmente è che la stessa tendenza sia confermata al termine di questi due mesi che includono le festività, momento importante per le vendite anche se non più decisivo come per altre Denominazioni, infatti il Franciacorta è sempre più consumato a tutto pasto o in momenti come l’aperitivo.
Ma oltre ai numeri, è la notorietà del Brand Franciacorta a far proseguire il Consorzio e i suoi associati con maggior convinzione e determinazione perseguendo la strada del connubio tra il territorio e il vino. Da un’indagine di AstraRicerche, emerge infatti che in Italia la percezione del marchio Franciacorta supera il 95% del campione, a conferma della qualità del lavoro volto su più fronti a livello nazionale in favore del prodotto e della sua immagine. I motivi di soddisfazione non si fermano alle vendite. Nell’ultimo anno, ad esempio, abbiamo assistito a un rafforzamento della presenza del marchio Franciacorta nel mondo della moda con la prosecuzione dell’accordo con Camera della Moda e con la partnership con Condè Nast per la celebrazione dei 50 anni di Vogue Italia.
L’aumento eccezionale delle vendite all’estero (+12,9%) realizza un altro obiettivo del Consorzio, far diventare il Franciacorta uno dei marchi simbolo del made in Italy nel mondo. Anche in questo caso parliamo di risultati ottenuti grazie all’impegno dei soci che hanno rafforzato e ampliato le attività di promozione e comunicazione, in particolare in Giappone, Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Svizzera e Belgio. Anche all’estero la priorità è la solidità dell’immagine del brand.
Tra i progetti promozionali più autorevoli, l’accordo con il Consorzio del Brunello, un progetto triennale di promozione sia del vino Brunello che del Franciacorta, dedicato ai media e agli operatori, per i quali si sviluppano attività all’estero (degustazioni, incontri seminariali, ecc) e inoltre li si invita in Italia per visitare i due territori genitori di vini così pregiati. I Paesi coinvolti in questo progetto sono Gran Bretagna e Germania. Un altro nuovo esempio di attività oltre confine viene dal Giappone, dove un accordo con il prestigioso Store Isetan Mitsukoshi ha portato a Tokyo le bottiglie di Franciacorta, e le ha mostrate attraverso alcune delle vetrine più illustri della moda internazionale.

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