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Lontani dalle cifre del Belpaese, le valutazioni dei vigneti spagnoli sono decisamente più abbordabili: secondo i dati ministeriali, il prezzo medio è di 12.553 euro per ettaro. Nelle Canarie ci vogliono 86.324 euro, in Aragona bastano 8.328 euro

Lontani dalle cifre raggiunte dai principali territori italiani, le valutazioni dei vigneti spagnoli sono decisamente più abbordabili. Secondo gli ultimi dati del Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente (www.magrama.gob.es), pubblicati nella “Encuesta de Precios de la Tierra”, il prezzo medio del vigneto, nel 2013, è addirittura sceso, dell’1,6% sul 2012, a quota 12.553 euro per ettaro.
Ovviamente, vanno fatte le dovute distinzioni, perché se da una parte ci sono gli aumenti di Comunità come Aragona, dove il prezzo medio è cresciuto dell’11,8% (ma ancora a quota 6.372 euro per ettaro, ben al di sotto della media), Madrid, con un aumento del 5,6% (a 8.328 euro per ettaro) e Castilla y León, con un +2,2% (a quota 14.447 euro per ettaro), dall’altra c’è la stabilità di Comunità in cui il prezzo medio è decisamente più alto, come le Canarie (dove per un ettaro di vigneto ci vogliono 86.324 euro), i Paesi Baschi (a quota 62.500 euro per ettaro), la Galicia (a 37.532 euro per ettaro) e la Rioja, il territorio più famoso del vino spagnolo, per cui bastano 30.530 euro per ettaro, mente in Catalunya, in grande crescita nel panorama iberico, ci vogliono 16.232 euro per ettaro.
Molto, molto meno che in Italia, anche se a fronte di margini di guadagno e di valore aggiunto decisamente inferiori.

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