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Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne: “molto buona la vendemmia 2014 e ci si aspetta una grande annata. Buone le rese e la qualità delle uve sia bianche che rosse, grazie ad un settembre positivo. I vini? Molto equilibrati e colorati”

Italia
Castello e vigna in Borgogna

Un’annata molto promettente, la 2014, complice una vendemmia dalle buone rese, anche se non compenseranno completamente le giacenze già in forte erosione. Settembre protagonista, ha “giocato” la sua parte fino in fondo permettendo alle uve di raggiungere buoni livelli di maturazioni. Un risultato per nulla scontato, visto che anche il 2014, complessivamente, è stato caratterizzato da condizioni meteo incerte. Il risultato sono vini che già promettono bene, in possesso di un perfetto equilibrio, colori intensi: ecco l’annata 2014 dei grandi vini di Borgogna, secondo il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne. I dati definitivi dei volumi saranno, invece, resi noti solo all’inizio 2015, ma le prime stime indicano un ritorno alla normalità per molti produttori, dopo almeno un paio di campagne poco produttive.

Dopo una primavera che sembrava presagire una vendemmia precoce, abbondante e con le viti in salute, grazie ad un clima caldo secco, sono arrivate, ma non è una novità, violente grandinate che hanno colpito la Borgogna in estate, provocando ingenti danni, soprattutto in alcune denominazioni sulla Côte de Beaune e intorno a Lugny (è il secondo e in alcuni casi addirittura il terzo anno che i vigneti vengono colpiti dal maltempo e le speranze di un buon raccolto distrutte nel giro di pochi istanti).

In estate, insomma, il sole sembrava essere andato in vacanza, e l’anticipo della raccolta previsto a primavera è andato ad esaurirsi. Tuttavia, nonostante pioggia e freddo, la maturazione ha cominciato a svilupparsi positivamente alla fine di agosto. Il sole è tornato durante i primi giorni di settembre, fornendo le condizioni ideali per la maturazione ottimale e garantendo alle uve una buona salute.

La regione della Borgogna, come altre regioni vinicole della Francia, ha subito un paio di violenti attacchi di marciume acido. Ma il Pinot Nero colpito è stato sottoposto a una rigorosa selezione, sia in vigna e successivamente in cantina.

La vendemmia è iniziata a metà settembre, sotto il sole. Le uve portate nelle cantine sono arrviate mature, sane e aromaticamente ricche. Fermentazioni regolari e il caldo ha favorito le malolattiche che si sno svolte rapidamente.

I vini bianchi borgoglioni del 2014 saranno ottimi. Fin d’ora sono caratterizzati da equilibrio e strutture che promettono anche una potenzialità nel tempo. I rossi, offrono colori intensi, aromi ricchi, e in bocca concentrazione morbidezza e piacevoli tannini. Meravigliosamente complessi possideno tutte le qualità dei grandi rossi della Borgogna. Anche i Crémant de Bourgogne (gli spumanti Charmat della zona) promettono bene: acidità elevate e vivacità sembrano proprio non mancare.

Grazie all’aumento della produzione, in particolare per la varietà Aligoté, la Borgogna dovrebbe essere in grado di rispondere alla crescente domanda.

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