02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Unicredit Italia scommette sul vino: quest’anno dovrà assegnare 7,5 miliardi di fondi della Banca Europea allo sviluppo delle aziende, e dal Nord Ovest lancia la sfida portando sul territorio 15 buyers stranieri con il Consorzio i Vini del Piemonte

Un’altra banca crede e scommette nel vino: è Unicredit Italia, che quest’anno dovrà assegnare 7,5 miliardi di fondi della Banca Europea allo sviluppo delle aziende, e dal Nord Ovest lancia la sfida portando sul territorio 15 buyers stranieri insieme al Consorzio i Vini del Piemonte (www.ivinidelpiemonte.it). “Per affrontare un settore produttivo bisogna essere preparati sui numeri”, dice Fabio Montuori, responsabile Ufficio Analisi Settoriali e Territoriali di Unicredit, attivo dal 2011 per elaborare i dati di mercato nazionali e internazionali. E, numeri alla mano, le performance del settore vitivinicolo italiano all’estero sono confortanti, se è vero che l’esportazione vale 5 miliardi di euro, in primis grazie all’operato del Veneto e del Piemonte.
“Nel primo semestre 2014 - prosegue Montuori - il Piemonte ha consolidato il secondo posto in classifica dell’export in valore, con circa 400 milioni di euro, +4,3% sul 2013, mentre la Toscana resta ferma sui livelli del 2013. A livello nazionale, l’export è sostanzialmente stabile, con una crescita dell’1,5%”.
Di qui l’idea di portare 15 buyer esteri proprio nel cuore di quei paesaggi vitivinicoli che, a giugno, hanno ottenuto il sigillo dell’Unesco, e in particolare a Nizza Monferrato, dove, tra oggi e domani, si svolgeranno 350 incontri business to business con 40 aziende del settore vinicolo e 10 del settore caseario per il “Wine & Food Piemonte”. “Obiettivo di questa iniziativa, pensata per le piccole medie imprese del Nord Ovest che vogliono promuovere l’esportazione di vino e prodotti caseari - commenta Giovanni Forestiero, region manager Nord Ovest di Unicredit - è quello di creare opportunità di business, per le nostre aziende esportatrici, per i buyer importatori e per il territorio. Questi mercati, infatti, forniscono buone aspettative di penetrazione rispetto ai prodotti scelti, e possiedono una positiva percezione del made in Italy. Il punto di forza di “Wine & Food Piemonte” è l’approccio pratico e concreto, grazie al quale gli imprenditori daranno vita a più di 350 incontri business to business con buyer selezionati dalle banche estere del gruppo e dai propri partner”.
“I vini piemontesi - aggiunge Andrea Faccio, presidente del Consorzio i Vini del Piemonte e titolare dell’azienda vinicola Villa Giada di Canelli - sono conosciuti e apprezzati in molti paesi del mondo, e noi siamo fermamente convinti che abbiano ulteriori straordinarie possibilità di successo in tutti i mercati internazionali. Noi crediamo però che per vincere questa sfida sia fondamentale la capacità di “fare squadra” ed è proprio con questo spirito che ad oggi aggreghiamo 150 aziende vitivinicole da tutto il Piemonte, e ogni anno organizziamo una trentina di eventi promozionali in diverse città europee ed extraeuropee, con lo scopo di aiutare le aziende a stringere accordi commerciali con importatori e operatori del settore e di favorire la conoscenza dei vini piemontesi tra i wine lovers di tutto il mondo”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli