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È l’Italia la grande protagonista della “Power 100” by “Liv-ex” 2014 e “The Drinks Business”, che mette in fila i marchi più potenti nel mondo del vino. Il Sassicaia sale alla posizione n. 3. Bene anche Ornellaia, Gaja e Masseto

Italia
È l’Italia la grande protagonista della Power 100 by Liv - ex 2014 e The Drinks Business

Torna la “Power 100”, stilata, come ogni anno, da “Liv-ex” e “The Drinks Business”, che mette in fila i marchi più potenti nel mondo del vino, in base a criteri ben precisi, come i volumi di vendita, i punteggi della critica e le performance di prezzo. La novità 2014 più grande, che salta subito all’occhio, è la crescita esponenziale dell’Italia, con il Sassicaia, protagonista delle grandi aste internazionali durante tutto il 2014, capace di salire fino alla posizione n. 3 (dalla 39 a cui si era fermato solo un anno fa). Ottime anche le performance dell’Ornellaia, arrivato alla posizione n. 13 (dalla 37 del 2013), mentre Gaja è addirittura la “new entry” più quotata, visto che entra direttamente alla posizione n. 14, e cresce anche il Masseto (che passa dalla posizione n. 33 alla n. 25).

Alla posizione n. 31, troviamo, quindi, Giacomo Conterno, che scala ben 45 posizioni, mentre Bruno Giacosa di posizioni ne perde 20, e passa dalla n. 40 del 2013 alla n. 60. Scende anche il Tignanello, che si ferma alla n. 75 (era alla n. 53 un anno fa), preceduto da un’altra “new entry” tra i brand del Belpaese, il Solaia, alla n. 61, sempre della marchesi Antinori. Stabile la classifica delle Macchiole, che sale alla n. 85, dalla n. 89 del 2013, mentre a chiudere la “Power 100” è la terza “new entry” tricolore dell’anno, Guado al Tasso.

La tendenza generale che emerge dalla classifica dei brand più potenti nel mondo del vino, nel complesso, racconta di un panorama in cui chi muove il mercato dei fine wine ha voglia di ampliare i propri gusti, cercando etichette di valore anche lontano da Bordeaux, meglio se in Borgogna, che si conferma ad altissimi livelli, con Pavie ancora al n. 1.

Oltre ai vini del Belpaese, infatti, anche le etichette di California, Australia e Rodano, hanno vissuto una crescita, sia negli scambi che nei prezzi. Di conseguenza, nelle prime 20 posizioni dell’edizione 2014 della classifica, ci sono brand provenienti fa 9 diverse regioni: un fatto unico nei 9 anni di vita della classifica, specie se si pensa che solo 4 anni fa 18 brand su 20 arrivavano da Bordeaux.

Info: www.blog.liv-ex.com e www.thedrinksbusiness.com

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