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Una piattaforma di trading, import e distribuzione del vino italiano nel mondo, a partire dal Nord America, dal Far East e dalla Russia: ecco “Canaletto Llc”, by La-Vis e Simest, progetto di rete aperto ai marchi di qualità dell’enologia tricolore

Italia
Zanoni, ad La - Vis, e Massimo D’Aiuto, ad Simest

Un progetto di impresa che parte dall’evoluzione di un marchio del vino già conosciuto da 40 anni all’estero, Canaletto, che diventa “Canaletto Llc”, società di trading con un capitale sociale di 6,3 milioni di euro, al 75% della griffe trentina La Vis (attraverso la controllata Casa Girelli), realtà da 1.150 soci e 90 milioni di euro di fatturato, e al 25% di Simest, finanziaria per lo sviluppo internazionale delle imprese italiane (controllata al 74% da Cassa Depositi e Prestiti), per creare una piattaforma di trading, di importazione e distribuzione del vino italiano nel mondo, aperta ad altre realtà dell’enologia tricolore di qualità. A partire dagli Usa, ma anche in Asia e in Russia, a servizio dell’enologia del Belpaese, puntando sulla valorizzazioni di marchi di qualità, e di territori distintivi e di eccellenza. Un progetto che nasce dal passato e guarda al futuro, e che segue quella che Enzo Vizzari, direttore delle guide de L’Espresso, nella presentazione oggi a Roma, ha definito una “strada obbligata, nel segno della qualità, perché tutti ormai fanno vino, più o meno bene, ed è obbligatorio farlo sempre meglio; dell’identità, che è fondamentale, perché si deve puntare sulla peculiarità dei nostri vitigni e dei nostri vini, e del mercato, perché poi il vino bisogna venderlo”.
“Canaletto llc è una società che prende nome da un brand che è nei mercati del mondo da oltre 40 anni - spiega l’ad La-Vis Marco Zanoni - e che ha già una competenza internazionale consolidata. La sede centrale è a New York, e prevede in 18 mesi di realizzare 3 piattaforme di macro area: Nord America, che è già attiva, Asia e Russia. Vogliamo parlare di territori, non delle etichette, non solo di Trentino e non solo di La-Vis, e ringiovanire l’immagine del vino. Vogliamo rilanciare marchi di qualità, con una nuova immagine e con una selezione di prodotti nel segno del legame con il territorio. Punteremo sul pay-off storico di “Canaletto”, “autentico italiano”, nato 40 anni fa, quasi come una profezia. Il vino italiano, con tutte le sue regole, è un prodotto che nel mondo viene percepito come legato al territorio più di altri, anche nel settore del food, e “autentico italiano” è un concetto in grado di racchiudere il “fatto in Italia” in modo autentico e credibile sui mercati internazionali”.
“Non partiamo da zero - continua Zanoni - perché, per esempio, in Nord America, nel 2013, Ethica Wines Nord America (il braccio operativo che ne avrà di analoghi nel Far East e in Russia), che conta 65 partner nei più importanti mercati di Usa e Canada, è già stato realizzato un fatturato di 11 milioni di euro, e nel 2018 si punta a 22, costruendo reti di distribuzione e di rappresentanti, con un’ampia grammi di prodotti. Anche per dare certezza che ci sia la capacità produttiva, la massa critica per affrontare grandi mercati, perché se ci si afferma come marchio, ma poi manca il prodotto, un’opportunità diventa un limite. Avere un partner d’eccellenza come Simest ci rende ancora più forti e determinati a proseguire. Ci auguriamo di trovare tanti nuovi partner, così come è auspicato dall’approccio aperto e di sistema del progetto. Penso che il vino italiano stava cercando da anni una soluzione come questa”.
“Perché Simest in Canaletto llc? Perché puntiamo sull’Italia - spiega l’ad Simest Massimo D’Aiuto - di cui il vino è uno dei prodotti più affermati e rappresentativi. Il nostro lavoro è quello di dare una marcia in più sul piano della finanza di impresa, di sostenere le aziende che si sviluppano in tutto il mondo attraverso export, investimenti, partecipazioni a capitale di rischio. La peculiarità di questo progetto è che La-Vis è un’azienda che rappresenta un mondo complesso, oltre 1.000 soci, esprime una grande cultura, che però va affermata sui mercati. In questo il gruppo è stato già bravo, ma per crescere di più ci vuole una finanza giusta, fornire la quale è il nostro compito, con strategie di sviluppo volte a coinvolgere altre aziende, non solo La Vis, altre realtà di tutte le Regioni italiane, con diversi tipi di partnership, magari anche con nuovi ingressi nel capitale, ma non solo. Il concetto è semplice: ci sono ottime aziende nel mondo del vino italiano, ma che magari sono piccole e hanno difficoltà ad entrare nei mercati globali: l’obiettivo è aiutarle, aggregare marchi di pregio, perché la piattaforma di vendita è il punto debole dell’Italia e su questo dobbiamo lavorare. Perché non abbiamo, per esempio, gli Auchan o i Carrefour dei francesi, che si possono permettere il lusso di una produzione artigianale in una distribuzione superindustriale che la valorizza. Canaletto è importante come progetto, anche perché ha l’ambizione di crescere, integrando altre aziende e altre realtà. E non è detto che, in futuro, ci si limiti solo al vino, vista la grande voglia di sapori made in Italy che c’è nel mondo”.

Focus - Nasce Canaletto: la prima piattaforma globale per il trading del vino italiano di qualità
I giardini dell’Hotel Aldrovandi a Roma e lo chef Oliver Glowig hanno fatto da testimoni al battesimo della Canaletto, la prima trading globale per il vino italiano fondata da Simest, società che opera a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, e il Gruppo La-Vis, grande cooperativa trentina con 1.150 soci. Simest e Casa Girelli (controllata della La-Vis) hanno costituito Canaletto, con sede a New York, a cui è stato affidato il compito di promuovere i marchi Fine Wines del Gruppo La-Vis nei mercati Nord America, Far East e Russia. Come primo atto Canaletto ha rilevato Ethica Wines Inc, la società che opera da 2 anni nel mercato nordamericano e che ha raggiunto un fatturato di 3,5 mln di dollari. Entro il 2014 nasceranno una Ethica Wines in Estremo Oriente e in Russia. Obiettivo della Canaletto è di raggiungere un fatturato complessivo di 21 milioni di euro (+85%) entro i prossimi 5 anni.
Il nuovo logo e la comunicazione è stato curato dallo studio Achilli Ghizzardi Associati di Milano, mentre l’ufficio stampa, le media relations e la social media strategy è a cura di Food Confidential di Nerina Di Nunzio. “Canaletto diventerà presto una bella realtà protagonista dello sviluppo dell’Export italiano nel mondo. Che il progetto sia nato in Trentino è per noi motivo di particolare orgoglio - commenta Marco Zanoni, ad di La-Vis - e contribuirà significativamente alla valorizzazione sui mercati mondiali dei vini trentini, oggi ancora sottostimati. Che il progetto di puntare su marchi di qualità come quello di Canaletto, presente sui mercati esteri da oltre 40 anni, sia supportato da un partner d’eccellenza come Simest ci rende ancora più forti e determinati a proseguire su questa strada. Ci auguriamo di trovare tanti nuovi partner, così come è auspicato dall’approccio aperto e di sistema del progetto. Penso che il vino italiano stava cercando da anni una soluzione come questa”.
“La La-Vis ci ha proposto un innovativo e originale modello di sviluppo commerciale del prodotto made in Italy - ha dichiarato lMassimo D’Aiuto, ad di Simest - che ha attirato subito la nostra attenzione. In particolare, abbiamo apprezzato la scelta di concentrarsi sui prodotti con marchio italiano di qualità e la volontà espressa dalla La-Vis di aprire la piattaforma ad altre aziende piccole e medie del settore, che spesso non hanno la capacità di costruire da sole una rete commerciale in giro per il mondo. Simest interviene così, nel settore del vino, con un approccio orientato, per la prima volta, al trading e per realizzare un modello aperto ad altre aziende. L’iniziativa rientra nel più ampio obiettivo strategico di Simest che intende favorire altri progetti di sviluppo qualificati del trading nell’intero comparto dell’agroalimentare, dove le nostre eccellenze necessitano di un sostegno più efficace e capillare sui mercati esteri”.

Focus - Canaletto
La cantina trentina di La-Vis e la Simest hanno dato vita a Canaletto, la prima trading globale del vino. Canaletto ha sede a New York, presso 464 West 44° Street suite 66, New York 10036. Il progetto prevede in 18 mesi di realizzare tre piattaforme regionali (Nord America già attiva, Asia e Russia) in grado di affrontare i mercati in grande sviluppo. La novità: parlare dei territori e non delle etichette, promuovere il vino italiano nel suo insieme, ringiovanire la nostra immagine, rendere più facile, più chiaro,più accattivante l’approccio al consumo del vino.
La La-Vis
La La-Vis è una cooperativa viticola di 1.150 produttori, che controlla un Gruppo che fattura circa 90 milioni di euro e commercializza oltre 45 milioni di bottiglie. In questi ultimi anni, la La-Vis ha accresciuto del 15%la propria produzione e tutti gli indici economici sono in netto miglioramento. Oggi la La-Vis punta a rilanciare i suoi marchi di qualità, riportandoli sul mercato internazionale rinnovati nella veste grafica, nella selezione dei prodotti e nel legame con il territorio.
Perché Canaletto
Negli ultimi 20 anni del secolo scorso con il marchio Canaletto-Autentico italiano La-Vis ha conquistato molti mercati esteri, soprattutto nel nord Europa, diventando ben presto il primo marchio italiano conosciuto all’estero. Oggi la La-Vis vuole rinverdire quella tradizione e quei successi. Prima di tutto promuovendo i vini trentini all’interno di una offerta completa di vini italiani, dal metodo classico ai vini toscani, dai vini siciliani a quelli piemontesi. Quindi la scelta del nome è sinonimo di una tradizione. Ma la La-Vis vuole raccogliere una nuova sfida, guardando alle grandi novità di oggi. Oltre 40 anni fa, il marchio Canaletto conteneva anche la denominazione Autentico Italiano, una profezia. Quel pay-off oggi diventa il motivo di una riscossa imprenditoriale: del cibo e del vino italiano nel mondo. Autentico italiano rappresenta un concetto in grado di racchiudere in sé tutto quello che vuol dire fatto in Italia: una cultura della vita, dello stare bene insieme, del rispetto della natura, dei sapori, della salute. Autentico Italiano diventa il concetto non derogabile, l’impegno da prendere, una volta che si parte alla conquista del mondo.
Gli obiettivi
La Canaletto nasce con un plafond di circa 11 milioni di fatturato realizzato nel 2013 dai marchi di fine wines della La-Vis. Punta a raggiungere i 22 milioni nel 2018. La Canaletto ha come principale obiettivo quello di costruire reti di distribuzione e di rappresentanti in ogni mercato di sbocco, fornendo loro una ampia gamma di prodotti, e soprattutto la certezza che alle loro spalle esiste la capacità produttiva necessaria per affrontare grandi mercati. Canaletto promuoverà attraverso marchi esistenti e nuovi marchi i grandi territori della produzione vinicola italiana. Grande attenzione quindi alla comunicazione e allo sviluppo registrato anche in termini qualitativi dai mercati in crescita.
La strategia
La strategia di Canaletto è quella di ringiovanire l’immagine del vino italiano, facendo in modo che esso risulti: più facile, più vicino ai trend di vita dei giovani, delle donne e delle persone che vivono fuori di casa una vita di relazione; più chiaro, soprattutto nel messaggio della provenienza, puntando su grandi territori ben riconoscibili e di facile comunicazione; più accattivante, anche ricercando brand nuovi da promuovere, maggiormente evocativi di una cultura e di uno stile di vita.
La squadra di Canaletto
Canaletto Llc Usa (marchi, diritti per la commercializzazione, contratti di distribuzione, licenze di importazione) ha un capitale sociale 6,3milioni di euro, ed è stata costituita da Casa Girelli (controllata della La-Vis, 75%) e Simest Spa (25%). Canaletto conta su un Consiglio d’Amministrazione di 4 persone che hanno il compito di portare al successo il progetto. Il presidente, Marco Zanoni, il tesoriere, Michele Leonardelli, l’uomo del Marketing e del Prodotto, Enzo Ercolino, le Relazioni e le Risorse Umane, Antonio Napoli. Le tre operative prenderanno il nome di Ethica Wines (con l’aggiunta di Us, Asia e Russian) e saranno guidate da tre esperti uomini del settore commerciale. La commerciale in Usa, la Ethica Wines Us, diretta da Francesco Ganzè già operativa. Nei prossimi 6 mesi nasceranno le operative a Singapore e a Mosca.

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