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Sull’onda dell’entusiasmo di un’ottima raccolta, lo Champagne torna a guardare con fiducia ai mercati internazionali. Nel 2013, un quarto delle bottiglie esportate è finito in Gran Bretagna, ma reggono ancora Usa e Germania

Dopo un periodo di appannamento, lo Champagne torna a guardare con fiducia, sull’onda dell’entusiasmo di un’ottima raccolta, ai mercati mondiali. Ma quali sono i partner privilegiati delle bollicine francesi? Li ha messi in fila “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com): al primo posto c’è la Gran Bretagna, dove nel 2013 le spedizioni, anche se in calo del 5,1% in volume e del 3,8% in valore sul 2012, hanno toccato i 447,2 milioni di euro, per un totale di 30,8 milioni di bottiglie, pari ad un quarto dell’export complessivo. Al secondo posto, gli Stati Uniti, a quota 17,8 milioni di bottiglie nel 2013, in lieve crescita sul 2012 (+0,93%). Sul gradino più basso del podio, con 12,3 milioni di bottiglie di Champagne vendute nel 2013, la Germania, che ha però fatto registrare una flessione dell’1,57% sul 2012.

Alla posizione n. 4 c’è il Giappone, l’unico mercato asiatico nella top ten, con 9,6 milioni di bottiglie, in crescita del 6,7% sul 2012, seguito, alla posizione n. 5, dal vicino Belgio, che con un balzo del 14,1% tallona proprio il Giappone, a quota 9,5 milioni di bottiglie. In sesta posizione, l’Australia, che fa segnare la seconda maggiore crescita nel 2013, con un +11,4% che porta a 6 milioni le bottiglie spedite nella terra dei canguri. Alla posizione n. 7 c’è l’Italia, che nonostante l’accesa concorrenza internazionale e la morsa della crisi, nel 2013 ha acquistato 5,3 milioni di bottiglie, in calo, netto, del 14,1% sul 2012. In ottava posizione, un altro vicino di casa, la Svizzera, a quota 5,1 milioni di bottiglie, il 4% in meno del 2012. A chiudere la top ten, la Spagna, in posizione n. 9, con 3 milioni di bottiglie acquistate nel 2013, in calo dell’1,9% sul 2012, e la Svezia, alla posizione n. 10 dove dalla Francia sono arrivate 2,5 milioni di bottiglie di Champagne, il 7,6% in più del 2012.

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