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Il vino raccontato attraverso la fisica, la chimica e le neuroscienze : ecco “Il tempo in una bottiglia - Storia Naturale del Vino”, firmato da Rob DeSalle e Ian Tattersal, dell’American Muesum of Natural History di New York. Il 21 ottobre a Pollenzo

Il vino raccontato attraverso la fisica, la chimica, le neuroscienze e non solo: ecco “Il tempo in una bottiglia - Storia Naturale del Vino”, edizione italiana del libro firmato da due nomi di spicco del mondo scentifico, Rob DeSalle e Ian Tattersal, dell’American Muesum of Natural History di New York, uno dei maggiori musei di storia naturale del mondo.
La presentazione, alla presenza dei due autori, e dell’editore, Vittorio Bo, sarà di scena domani, all’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo, ed è realizzata anche grazie al contributo del Gruppo Terra Moretti, con l’ad della divisione vino Francesca Moretti che ha firmato la prefazione.
Un bell’incontro tra comunità scientifica e mondo del vino, che parte dalla semplice riflessione che ha guidato l’opera di DeSalle e Tattersal: “perché gli acini spremuti diventano vino? Per spiegarlo bisogna tornare all’inizio di tutto: agli atomi e alle molecole, i “mattoni” che plasmano tanto l’universo quanto il vino”.

Focus - La prefazione de “Il tempo in una bottiglia - Storia Naturale del Vino” di Rob DeSalle e Ian Tattersal
Questo libro è stato pensato e scritto per il pubblico americano, ma visto che siamo da molto tempo amanti ed estimatori dei vini italiani, abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di Codice Edizioni di far uscire un’edizione per l’Italia.
Per ragioni strettamente pratiche non è stato possibile riscrivere il volume tenendo presente questo allargamento di lettori; va detto, tuttavia, che nelle pagine che state per leggere ci occupiamo della storia naturale del vino in generale, e non di temi più marcatamente nazionali e regionali, peraltro affrontati in un gran numero di libri. Per questo motivo siamo convinti che “Il tempo in una bottiglia”, pur nella sua forma originale, non risulterà meno godibile al lettore italiano.
Tanto per fare un esempio, quando parliamo di come la geologia, il paesaggio, il clima e le tradizioni nel loro insieme influenzino la produzione di vino in una particolare area, abbiamo attinto soprattutto da casi americani e francesi: la Francia è il paese europeo che in fatto di vini è più familiare al pubblico statunitense, e dove - va detto - è stato coniato il termine terroir.
Al lettore italiano certo non sfuggirà che gli argomenti discussi hanno numerosi paralleli nel suo paese, e che i medesimi principi fondamentali possono essere applicati ovunque cresca la vite. Va da sé che l’Italia è oggi uno dei paesi più importanti al mondo nel settore vitivinicolo. Molti andrebbero oltre, sostenendo che è il più importante; giudizio che noi peraltro non avremmo nessuna difficoltà a condividere.
L’Italia ha giocato un ruolo fondamentale e unico nella storia del vino, e ancora oggi ci regala una straordinaria varietà, dai bianchi della Val d’Aosta, snelli, lievemente acidi e sorprendentemente complessi, ai rossi siciliani, densi, corposi e ricchi di estratto, senza dimenticare le dolci colline della Franciacorta, culla di eccellenti spumanti di suadente finezza, e la Toscana, che ancora oggi è un punto di riferimento nella creazione di vini che sono perfetti interpreti delle specifiche identità della sua terra. In mezzo c’è stata una vita intera di meravigliose esperienze, ad ogni livello di qualità, originalità e prezzo; la nostra ammirazione sconfinata per i vini italiani - e chi li produce - dovrebbe trasparire con una certa evidenza dai numerosi riferimenti disseminati lungo tutto il libro. Anzi, se fossimo per qualche motivo costretti a bere i vini di un solo paese - e ci auguriamo che questo non accada mai ... - con ogni probabilità sceglieremmo proprio l’Italia.
Questa breve prefazione ci offre anche l’opportunità di esprimere la nostra gratitudine allo staff di Codice edizioni - a partire da Vittorio Bo, Enrico Casadei e Beatrice Mautino - che ci ha dato la possibilità di raggiungere con il nostro libro il pubblico italiano. Vorremmo anche ringraziare Sonia Cambursano, per la sua traduzione e, ancora una volta, Patricia Wynne per le illustrazioni. È stato un piacere lavorare con tutti voi.
Alla vostra!
Rob DeSalle e Ian Tattersall

Focus - La prefazione de “Il tempo in una bottiglia - Storia Naturale del Vino” di Francesca Moretti
Per chi come noi si occupa di vino ogni giorno, in un presente continuo segnato dalle stagioni e dal loro costante mutamento, accogliere l’invito ad essere compagni e promotori di questo bellissimo libro ci è parso del tutto naturale. Già il titolo, “Il tempo in una bottiglia”, denuncia la precisa intenzione di raccontare in modo inedito la grande storia del vino e coincide perfettamente con la filosofia delle nostre cantine, nelle quali si intrecciano racconti di vita, esperienze personali, ricerca continua e appassionata per l’eccellenza.
Un vino può davvero essere il racconto di una vita, per quanti lo lavorano con amore e per chi lo apprezzerà nel momento in cui vorrà gustarlo; ed è proprio il metro del tempo che condiziona, aiuta, arricchisce il suo senso e il suo valore. Ci ha subito incuriosito il fatto che due grandi scienziati come Ian Tattersall e Robert DeSalle, un antropologo e un biologo molecolare, si siano avventurati nelle profondità storiche e scientifiche del vino, per raccontarne l’origine, la composizione, le variazioni, gli usi e l’evoluzione. Questo ci aiuta a capire il ruolo e la responsabilità che abbiamo quando lavoriamo la vite fino ad arrivare sulle tavole dei nostri clienti.
I nostri vini - dalle dolci colline della Franciacorta alle luminose terre della Maremma toscana - rappresentano per noi la volontà di preservare ed esaltare la tradizione della grande enologia italiana, nel segno della qualità, delle differenze, della biodiversità, e sono - ne siamo certi - ambasciatori straordinari di uno stile di vita davvero unico in un mondo globalizzato, che però sempre di più cerca l’identità e l’eccellenza. La scienza è da sempre motore di progresso e crescita, singola e collettiva, e deve aiutarci a comprendere il più possibile i processi della nostra vita e del nostro lavoro per renderlo migliore, per stimolarci a raggiungere una giusta armonia tra produzione e consumo, tra piacere ed equilibrio, tra storia e futuro.
Francesca Moretti - Ad Terra Moretti Area Vino

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