Più neofiti che esperti, amano bere tra le mura di casa con i propri amici, e scegliere la bottiglia giusta tra gli scaffali dei negozi più che sul web: ecco i wine lover francesi secondo il barometro Sowine/Ssi 2014, “Les Français, le vin et le web”

In Francia, un po’ come in Italia, l’importanza del vino è un fatto culturale ormai incontrovertibile, forte di secoli di storia e tradizione, ma il rapporto tra consumatori e Bacco è in continua evoluzione, specie nell’epoca del digitale. Come racconta il barometro Sowine/Ssi 2014, “Les Français, le vin et le web” (www.sowine.com), pubblicato sulle pagine de “Le Figaro” (www.lefigaro.fr), solo il 4% dei francesi si ritiene un esperto di vino, mentre il 42% si considera un dilettante, ed il 54% un neofita. Per quanto riguarda le abitudini di acquisto, il 79% dei consumatori sceglie il supermercato, il 45% l’enoteca, il 30% opta per l’acquisto diretto in cantina, e solo il 9% si rivolge, solitamente, al web (ma il 24% ha scelto internet perlomeno una volta). L’82% dei wine lover stappa le proprie bottiglie in casa, il 51% le condivide con gli amici, il 43% sceglie il vino al ristorante, e solo l’8% al bar.

La ricerca, quindi, individua quattro profili di compratori diversi: chi, semplicemente, non compra mai vino (9%), chi lo acquista solo occasionalmente (34%), chi lo compra regolarmente (36%) e chi ne compra grandi quantità (22%). Sempre informandosi, perché l’82% dei francesi ritiene fondamentale farsi un’idea di cosa andrà a comprare, e più della metà di loro, il 53%, si affida al proprio enotecario di fiducia, mentre il 51% si rivolge agli amici, il 26% cerca in rete, e la stessa percentuale chiede consiglio ad un professionista del settore. Sempre più importante, però, sta diventando il peso dei social network e del web, con il 9% dei francesi che frequenta reti sociali dedicate al vino, un altro 9% che utilizza Instagram, il 27% che ha un account su Twitter, il 51% che si informa sui blog, ed il 73% che ha un profilo su Facebook. Il tema più seguito è la gastronomia, indicata dal 60% di chi segue il mondo dei blog e dal 39% di chi frequenta i social network, davanti al tempo libero, alla musica, ai viaggi ed al cinema, mentre alla posizione n. 5 c’è il vino, che raccoglie l’interesse del 37% di chi segue il mondo dei blog e dal 23% di chi frequenta i social.

Uno dei quesiti fondamentali, per capire il mercato interno Oltralpe, è però capire quanto spendono i francesi per bere i propri vini preferiti. Abitudinariamente, il 47% spende tra i 5 ed i 10 euro a bottiglia, il 29% tra gli 11 ed i 20 euro, il 12% meno di 5 euro e il restante 11% più di 20 euro a bottiglia. Percentuali che cambiano quando si prendono in considerazioni gli acquisti enoici online: il 37% spende tra i 5 ed i 10 euro a bottiglia, il 35% tra gli 11 ed i 20 euro, il 26% meno di 5 euro e il restante 2% più di 20 euro. Anche nella quantità di bottiglie comprate, ovviamente, c’è differenza tra gli acquisti in negozio e gli acquisti sul web: il 55% degli acquisti riguardano meno di 3 bottiglie alla volta allo scaffale, percentuale che scende al 23% negli acquisti in rete, il 32% degli acquisti in negozio riguarda tra le 3 e le 6 bottiglie (43% sul web), il 9% tra le 6 e le 12 bottiglie (20% sul web), ed il 4% più di 12 bottiglie (14% sul web).

Passando al profilo del consumatore francese, il 67% delle donne e la stessa percentuale dei giovani è da ascrivere alla categoria dei neofiti, mentre il 96% dei grandi compratori è anche un grande consumatore. Differenze che si colgono anche nell’atto d’acquisto: il 63% delle donne compra 1 o 2 bottiglie alla volta, spendendo il 49% delle volte tra i 5 ed i 10 euro, dinamica simile a quella dei più giovani, che il 67% delle volte in cui comprano vino non superano le 2 bottiglie, spendendo il 42% delle volte tra i 5 ed i 10 euro, mentre i cosiddetti grandi compratori, nel 46% delle occasioni, acquistano tra le 3 e le 6 bottiglie, spendendo, nel 20% dei casi, più di 20 euro.