02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

In Usa il numero di consumatori che bevono vino almeno una volta al mese arriva a quota 91 milioni, come rivelano i dati del report “Wine Intelligence Usa Wine Market Landscape 2014”. Ma il nettare di Bacco deve guardarsi delle birre artigianali

In Usa il numero di consumatori che bevono vino almeno una volta al mese continua a crescere, arrivando a quota 91 milioni di persone, 10 milioni in più solo negli ultimi due anni, e addirittura il 40% in più nell’arco degli ultimi cinque anni, come rivelano i dati del report “Wine Intelligence Usa Wine Market Landscape 2014” (www.wineintelligence.com). Una crescita spettacolare, accompagnata da un aumento dei volumi venduti, nello stesso periodo (2009-2013) del 17%, stando ai dati dell’”International Wine & Spirits Record”. Fondamentali, in questa dinamica, si sono rivelate le performance degli under 35, la mitica generazione dei “Millenials”, ormai consumatori abituali a tutti gli effetti, ma anche lo sdoganamento del nettare di Bacco tra i gruppi minoritari, come gli ispanoamericani, tra cui certo il vino non aveva mai trovato, almeno finora, grossa fortuna.
Certo, c’è una evidente discrepanza tra la crescita del numero dei consumatori e quella delle vendite, che si spiega, semplicemente, che per molti neofiti il vino è un’opzione, non una regola, e deve “giocarsela” con concorrenti come cocktail, sidro e birra. Ed è proprio la birra artigianale a guidare la più grande rivoluzione dei consumi del Paese, da cui il nettare di Bacco deve guardarsi bene, visto che il 36% dei bevitori di vino beve anche birra artigianale.
“Le sorti del settore vitivinicolo mondiale - spiega Lulie Halstead, chief executive di Wine Intelligence - sono ormai strettamente legate al mercato statunitense, che rimane sia il più grande ed attivo, che quello in grado di mostrare la crescita in più solida in termini di consumatori enoici. Tuttavia, non vanno sottovalutati i segni premonitori, che ci restituiscono un panorama in cui le altre categorie non hanno intenzione di stare a guardare e lasciare che il vino rubi loro la scena. Lo spazio, nella mente dei consumatori, non tende ad infinito, così come le occasioni di consumo ed i budget, e anche il mondo del sidro e dei cocktail stanno facendo un ottimo lavoro, per questo l’America rimane la terra delle opportunità per il vino, ma non c’è spazio per l’autocompiacimento”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli