02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

L’asta del vino dell’Hospice de Beaune all’edizione n. 154. Presentazione il 15 ottobre a Parigi da Christie’s, l’incanto il 16 novembre a Beaune. Ultimo dell’enologo Roland Masse che lascia dopo 15 vendemmie (nel 2013 raccolti 6,3 milioni di euro)

Italia
Hospice de Beaune e le sue botti in asta

Pochi eventi, nel mondo del vino, possono vantarsi di essere arrivati all’edizione n. 154. Come la storica asta dell’Hospice de Beaune, in Borgogna che da oltre un secolo e mezzo, e per la precisione del 1859, mette all’incanto “pieces” di vino (botti da 228 litri) provenienti dai 70 ettari di vigneti (premier cru a Volnay, Pommard, Puligny, Meursault, grand cru Corton e Corton-Charlemagne, Batard-Montrachet, Clos de la Roche) donati negli anni da benefattori a questa istituzione benefica, a cui vanno gli incassi dell’asta. La presentazione dell’evento, fissato per il 16 novembre 2014, sarà di scena il 15 ottobre da Christie’s a Parigi (invitata anche WineNews), partner consolidato dell’Hospice, alla presenza, tra gli altri, di Antoine Jacquet, presidente della direzione dell’Hospice de Beaune, e di Michael Ganne e Anthony Hanson, direttore del dipartimento vino per l’Europa continentale e consulente internazionale del dipartimento vino di Chistie’s.

Per un’asta che, in attesa di conoscere il numero delle botti che andranno all’incanto, si annuncia già unica, visto che sarà l’ultima firmata da Roland Masse, enologo e manager dell’Hospice de Beaune, che ha annunciato il ritiro dall’incarico dopo 15 anni.

Chissà, quindi, se l’incanto supererà il record stabilito nel 2013, quando furono raccolti 6,3 milioni di euro, nonostante una delle vendemmie più scarse in quantità mai andate sotto il martelletto.
L’Hospice, che ora ospita un museo, fu costruito nel 1453 da Nicolas Rolain, cancelliere del Duca Filippo il Buono di Borgogna per alleviare le sofferenze della popolazione provata dalla famosa Guerra dei Cento Anni e da allora non ha mai smesso di avere un occhio di riguardo per le sofferenze degli indigenti e degli ammalati (è stato nella sua storia ospedale per i malati poveri, ma anche ospizio per vecchi e orfanotrofio).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli