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L’Emilia-Romagna è Regione-pilota per il registro unico dei controlli alle imprese agricole che “nel 2015 sarà sperimentato concretamente in tutta Italia” dice il Ministro Martina a WineNews. “Grande obbiettivo per semplificare la vita alle imprese”

Un solo registro informatico che riunisce i risultati dei controlli alle imprese agricole fatti da uffici diversi, Regionali, Agea, Province, Comunità montane, Unioni di comuni, Arpa e Ausl. È il Ruc, il Registro unico dei controlli per le imprese agricole, che parte dall’Emilia-Romagna come Regione-pilota.
“Un grande obbiettivo per semplificare la vita alle imprese - ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina a WineNews, illustrando l’iter del Registro - per la prima volta lo abbiamo portato in una legge, il decreto competitività dei primi d’agosto. Ora va applicato: trasmettiamo la proposta di decreto da controfirmare al Ministero dell’Interno entro fine mese (settembre, ndr) e contiamo di chiudere la partita entro fine anno. Per sperimentarlo concretamente nel 2015” in tutta Italia. L’innovazione è stata assunta come progetto pilota dal Ministero e inserita nel piano di rilancio dell’agroalimentare “Campo Libero”.
Intanto, quella dell’Emilia Romagna, ha spiegato il Ministro Martina, è una “sperimentazione un po’ anticipatrice del lavoro che faremo a livello nazionale col Registro unico dei controlli che nelle prossime settimane perfezioneremo, una piattaforma che aiuterebbe a snellire di molto il rapporto tra impresa e sistema dei controlli”. Al momento nel Ruc ci sono i risultati di 51.000 verifiche fatte in Emilia-Romagna da 55 enti.
I 40.000 imprenditori di Agrinsieme (unione di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative agroalimentari) hanno salutato la novità con soddisfazione, sottolineando però “la mole di lavoro e gli oneri che gravano attualmente sulle imprese. Sono 128 le tipologie di controlli, ma il sistema può contenere fino a 172 tipi diversi di ispezioni: decisamente troppe”.
Il Ruc mira ad evitare almeno i doppioni, facendo risparmiare tempo e denaro ai controllati e controllori. Prima di fare un’ispezione ogni ente dovrà verificare che non ne esistano di precedenti. Se ci sono, i risultati infatti sono validi per ogni altro ente per 180 giorni. In caso contrario comunque, prima di procedere, l’ente ispettivo dovrà comunque concordare con gli altri interessati di fare un unico controllo. A loro volta le aziende possono accedere al Ruc, per sapere il risultato della verifica e averne la documentazione. L’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha parlato di un “modello”, aggiungendo che “questo è quel che può fare la Regione, ci attendiamo altre cose importanti da Governo e Unione Europea”.

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