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Niente volontari nelle vigne in California. Lo Stato americano ha sanzionato Bill Smyth, proprietario della Westover Winery, con 115.000 dollari di multa. La colpa? aver utilizzato lavoratori non retribuiti per il raccolto delle uve

La troppa burocrazia nelle vigne è un problema con il quale sempre più viticoltori si stanno scontrando. Ma se si pensa che la “questione” sia confinata sono in Italia, ci sbagliamo. Succede, infatti che in California, la Westover Winery di Bill Smyth, è stata multata di 115.000 dollari, per aver “utilizzato volontari per la vendemmia”.
La multa, emessa dallo stato della California, è stato uno shock per Smyth ed ha avuto ripercussioni negative in tutte le aziende vinicole dello Stato, anche perché i volontari, soprattutto al momento del raccolto, sono una normalità nella Napa Valley.
“Il lavoro volontario non retribuito potrebbe comportare sanzioni severe - fa sapere Pietro Melton, responsabile dell’informazione pubblica per il Dipartimento di Stato delle Relazioni Industriali - finora, nessun altra azienda è stata multata, ma trovo improbabile che Westover sia l’unica azienda che utilizzava volontari per la vendemmia. La legge della California, infatti, non consente tirocini non retribuiti”.
“Offro un programma per stagisti,con lo studio in aula e tutto il resto - si difende Smyth a Wine Searcher - i volontari che lavorano qui, sono qua perché vogliono starci e tutti hanno la propria assicurazione sanitaria. Quello che faccio, lo faccio per la passione e l’amore per il vino, proprio come fanno tutti i volontari”.
Ma la passione e l’amore non sono sufficiente ricompensa per lo Stato della California.
“I lavoratori devono anche ottenere il salario minimo - incalza Melton - in un business con fini di lucro, si devono pagare i lavoratori. Come si dovrebbe comportare, altrimenti, la concorrenza che magari i lavoratori li paga?”

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