02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

A dieci anni dalla morte, il mondo riscopre Luigi Veronelli: l’Expo 2015 gli dedicherà la mostra “Camminare la Terra”, mentre il “Comitato Decennale Luigi Veronelli” ha iniziato la realizzazione della prima storicizzazione dell’opera del maestro

Italia
Luigi Veronelli

A dieci anni dalla morte, il mondo dell’enogastronomia italiana riscopre la grandezza di uno dei suoi protagonisti più grandi, Luigi Veronelli, a cui l’Expo 2015 dedicherà la mostra “Camminare la Terra”. Dopo 10 mesi dalla costituzione del “Comitato Decennale Luigi Veronelli”, è iniziata la realizzazione della prima storicizzazione dell’opera di Veronelli, sotto la direzione di Alberto Capatti. Un lavoro che rende possibile la rilettura di un percorso intellettuale lungo 50 anni, tracciando i contenuti della grande mostra e del catalogo che lo accompagnerà.
“Camminare la terra”, l’espressione che dà il titolo alla mostra, nella sua essenzialità fonde due elementi ricorrenti nel pensiero e nell’attività di Luigi Veronelli: l’atto del camminare, racconta il Comitato, è nel contesto della realtà contemporanea una forma di nostalgia, oppure di resistenza. Esprime il riconoscimento di una bellezza intrinseca alla volontà di apprezzare lo spazio che ci circonda, riconducendo tutto a un’idea di lentezza, di permanente, di lunga durata. Usare i piedi per pensare, per elaborare idee e riflettere su come le cose possono essere cambiate. Un cammino che si rinnova ogni giorno, in un impegno, al tempo stesso individuale e sociale, che si dipana durante tutto l’arco di una vita.
Ma, al di là di una metafora così feconda di significati, l’orma del piede impressa nella terra rappresenta l’adesione ideale e il riconoscimento, da parte di Veronelli, della centralità di quel mondo contadino che con il suo quotidiano lavoro ha modellato nel corso dei secoli l’ambiente e il paesaggio. La terra solcata dal “suo” camminare, piuttosto che un contrappunto di dettagli pittoreschi, è un insieme, una convergenza, un momento vissuto. Il paesaggio non è un cerchio chiuso ma un dispiegarsi. Nel pluridecennale lavoro di Veronelli teso alla conoscenza e alla valorizzazione di quegli antichi saperi emerge la piena consapevolezza che essi costituiscono, oggi più che mai, una risorsa e un patrimonio, ma rischiano la scomparsa senza adeguati interventi di sostegno. Creatività, manualità, abilità tecnica, capacità imprenditoriale sono le risorse tramandate da generazioni di contadini, vignaioli, frantoiani, pescatori, allevatori, operai e artigiani. Ecco allora l’importanza crescente di un recupero della memoria per la salvaguardia di valori che sono innanzitutto morali, sociali, umani.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli