02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La sostenibilità, alla lunga, paga: dalla California alla Spagna, passando per l’Italia, la via della produzione sostenibile si rivela vincente. Scendono i costi di gestione, e allo scaffale il bollino “verde” rappresenta un grande valore aggiunto

La sostenibilità, e quindi l’utilizzo di pratiche produttive e commerciali sostenibili per l’ambiente, è un requisito sempre più apprezzato nelle aziende del vino. Ma è anche un investimento che vale la pena fare, in grado cioè di ripagarsi in termini commerciali? Se lo sono chiesti gli studiosi dell’Universitat de Barcelona, della California’s Sonoma State University, dell’Università San Raffaele di Roma e dell’Università degli Studi di Macerata, autori di “Perceived Efficacy of Sustainability Strategies in the U.S., Italian, and Spanish Wine Industries: A Comparative Study” che sottolinea come, ormai, quella della sostenibilità sia diventata un’opzione sempre più popolare tra i vignaioli di tutto il mondo. In California, ad esempio, sono state ben 1.800 le aziende che hanno preso parte al primo step che porterà Sonoma County alla certificazione di sostenibilità per tutta la regione, prevista per il 2019.
Al di là del business, però, sono in molti, specie in Spagna ed Italia, a scegliere la via della sostenibilità, ma anche della coltura biologica o biodinamica, nella convinzione di produrre un vino migliore, rispettando l’ambiente, ed in particolar modo il terreno, riducendo l’utilizzo di pesticidi, ed i lavoratori. Tra le 260 cantine coinvolte nello studio, solo il 6% di chi ha preso la strada della sostenibilità è tornato indietro, mentre tutti gli altri hanno raccolto, o raccoglieranno, i frutti del proprio sforzo, se non a breve termine, sicuramente sul lungo periodo.
I vantaggi, infatti, si possono calcolare su due livelli: da una parte, come fanno notare molti vignaioli italiani, la sostenibilità energetica coincide quasi sempre con un’ottimizzazione delle risorse, e quindi con un abbattimento dei costi di gestione dell’azienda, nonostante i costi maggiori da sostenere in vigna; e poi, i consumatori premiano la scelta sostenibile anche sullo scaffale. Certo, non in tutti i casi ed in tutte le fasce la risposta sarà la stessa, ma specie per le etichette di fascia medio-alta, il wine lover è decisamente predisposto a spendere qualche euro in più per un vino con marchio bio o sostenibile.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli