Ad eccezione dell’Iowa, del Nebraska e Kansas (e “per un pugno di calici”), gli americani preferiscono il vino rosso. La conferma della predilezione per la versione rossa di Bacco negli States, mercato n. 1 al mondo, in un report di “Naked Wines”

Ad eccezione dell’Iowa, del Nebraska e Kansas (e “per un pugno di calici”), gli americani preferiscono il vino rosso. La conferma della predilezione per la versione rossa di Bacco negli States, mercato più importante del mondo, arriva da un report, rilanciato dal “The Washington Post”, del portale “Naked Wines” (www.nakedwines.com), uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi anni nella sfera enoica, nato dal crowdfunding nel 2008, su idea di Rowan Gormley, che finanzia vignaioli indipendenti da tutto il mondo in cambio di vini esclusivi a prezzi all’ingrosso, arrivato nel 2013 ad un fatturato di 53 milioni di sterline.
Negli stati più importati per produzione e consumo, basandosi sulle proprie vendite, i rossi dominano: in California sono il 53,4% contro il 40,6% dei bianchi, in Oregon 54,2 contro 40,7, nello Stato di Washington il 51,9% contro il 42,7%. E sulla “East Coast” la musica non cambia: il rosso vince 54,1% a 40,6% in Virginia, 52,5% a 42,8% in New Jersey, e 53,9% a 40,9% anche nella caldissima Florida. Parità esatta, invece, nello stato di New York, dove bianchi e rossi sono entrambi al 47%. Nei tre stati “bianchisti”, lo scarto è minimo, inferiore ai due punti percentuali.
Dati che confermano, dunque, una tendenza già fotografata in passato da altre fonti, quella della passione “rossa” per il vino da parte degli americani. Ma utili per chi deve affrontare i mercati a “stelle e strisce”, da dove, vale la pena ricordarlo, arriva quasi il 25% del fatturato dell’export italiano.