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Stati Uniti, Svizzera, Canada, Germania e Cina: ecco i 5 mercati che guideranno la crescita mondiale del vino nel 2015, secondo il “Wine Intelligence Compass: strategic planning tools for selling in the global wine market”

Stati Uniti, Svizzera, Canada, Germania e Cina: ecco i 5 mercati che guideranno la crescita mondiale del vino nel 2015, secondo l’ultimo rapporto di “Wine Intelligence” (www.wineintelligence.com), il “Wine Intelligence Compass: strategic planning tools for selling in the global wine market”. Si dovrà puntare ancora sui mercati stabili, con la Cina che mantiene a stento la quinta posizione tra i Paesi più promettenti, a causa del calo significativo della domanda nella fascia più alta, a causa dell’austerity imposta dal Governo di Pechino.
La classifica si basa sull’indice di attrattività dei singoli mercati, calcolato dagli analisti di “Wine Intelligence” in base ai dati storici del settore, come l’andamento delle vendite negli ultimi anni, i dati comportamentali dei consumatori, combinati con i dati macroeconomici, così da avere una gerarchia dei 50 mercati top per il commercio mondiale di vino, divisa in cinque fasce: “mature”, “established”, “growth”, “high growth emerging” e “new emerging”, in base al grado di solidità ed alle possibilità di crescita. Tra i principali trend da tenere in considerazione, c’è la ritrovata attrattività della Germania (che per l’Italia enoica è sempre stata un caposaldo, ndr), mercato storicamente solido, dove cresce, seppur di poco, la spesa media per bottiglia, e i volumi, dopo qualche anno di calo, tornano a stabilizzarsi. Tra i mercati “stabili”, invece, c’è da tenere d’occhio la Gran Bretagna che, sulla base delle tendenze attuali, potrebbe entrare dal 2015 tra i Paesi “maturi”, visto il calo dei consumi che lo accomuna ai mercati più tradizionali. All’estremo opposto, tra i “nuovi emergenti”, fanno la sua prima comparsa, alla posizione n. 26, gli Emirati Arabi, frazie alla recentissima impennata delle importazioni di enoiche, guidate in gran parte dalle nuove mete del turismo di lusso, come Dubai e Abu Dhabi.
“Vendere vino sul mercato globale - spiega Lulie Halstead, direttore esecutivo di Wine Intelligence - diventa ogni anno più complesso e frustrante: ci sono da tenere d’occhio un sacco di mercati, e una miriade di fattori locali che influenzano ognuno di essi. La lezione principale dell’analisi di quest’anno è che alcuni dei mercati maturi che stavano perdendo attrattività solo un paio di anni fa, oggi sono tornati ad essere interessanti, mentre i mercati emergenti non stanno rispettando le attese che una crescita troppo veloce aveva creato”.

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