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Differenziazione di prodotto, posizionamento del marchio, per “costituire un Gruppo dell’eccellenza del bere italiano”: nasce “Tenute Lunelli”, il nuovo ed unico marchio del Gruppo Lunelli (Ferrari), per i vini prodotti in Trentino, Toscana e Umbria

Italia
Matteo Lunelli

In un’ottica di differenziazione di prodotto e di nuovo posizionamento del marchio, senza dubbio, e, non da ultimo, con l’obbiettivo di “costituire un gruppo dell’eccellenza del bere italiano”, anche una delle più importanti realtà del mondo del vino italiano (anche per margine operativo, ndr), crea un unico marchio per i vini prodotti nelle Tenute di proprietà in alcune dei più celebri territori dell’Italia enoica: nasce “Tenute Lunelli”, il nuovo marchio della famiglia Lunelli che riunisce i vini fermi prodotti nelle Tenute Margon in Trentino, Podernovo in Toscana e Castelnuovo in Umbria. Etichette fortemente rappresentative dei propri territori, ma legate da valori e da una cifra stilistica comuni: sostenibilità, eleganza e longevità. Diversi per tipologia, non certo per qualità, dalle famosissime bollicine Ferrari Trentodoc, produzione storica dei Lunelli, con le quali compongono l’ampio portfolio del Gruppo Lunelli, che comprende insieme alle Tenute ed a Ferrari, una distilleria, Segnana, l’acqua minerale, Surgiva, e uno storico marchio del Prosecco Superiore quale Bisol, in partnership con la famiglia veneta. “Questo progetto - spiega Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli - è coerente con il nostro obiettivo di costituzione di un Gruppo dell’eccellenza del bere italiano. Vogliamo affiancare al Ferrari Trentodoc realtà che ne condividano i valori e che ci permettano di raccontare la varietà di territori che è la grande ricchezza del vino italiano. Rispetto per il territorio e attenzione alla sostenibilità sono oggi valori comuni a tutti i nostri marchi”.

È dopo un lungo percorso di cura e sperimentazione, avviato negli anni Ottanta in Trentino e nei primi anni 2000 in Toscana e Umbria, si legge in una nota, che la famiglia Lunelli ha deciso di mettere il proprio nome sulle etichette delle tre Tenute Margon, Podernovo e Castelbuono, sottolineando così i valori e la cifra stilistica che ne accomunano le creazioni: i vini prodotti in Trentino con la sua viticoltura di montagna, le etichette che nascono nella Toscana delle dolci colline pisane e quelle dell’Umbria che si svela nella piccola, affascinante Docg di Montefalco (che nasce nel Carapace, la cantina prima opera scultorea di Arnaldo Pomodoro, costruita da poco e già molto famosa, ndr), sono ora resi riconoscibili dall’unico marchio, Tenute Lunelli.

Il rispetto del territorio, prosegue la nota, è il principio fondamentale e si declina da un lato nella volontà di valorizzare l’identità e la tradizione dei singoli luoghi, dall’altro nel forte senso di responsabilità verso l’ambiente in cui i vini nascono. La sostenibilità, che si tradurrà a regime nella totale conversione al biologico, è alla base di ogni scelta agronomica e permette di coniugare la qualità dell’uva con la salute del viticoltore e la tutela dell’ambiente. La tenuta toscana è stata la prima realtà del Gruppo, nel 2012, ad ottenere la certificazione biologica, seguita dalla tenuta umbra, che la otterrà a partire dalla vendemmia 2014. I vigneti trentini, iscritti al registro della certificazione biologica dal febbraio 2014, sono da anni coltivati secondo gli stringenti principi del protocollo per una “Viticoltura di montagna salubre e sostenibile”. Eliminati insetticidi e erbicidi, si lavora sulla naturale fertilità del terreno, prevedendo per la difesa solo elementi naturali.

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