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Dopo WineNews, impazza a livello nazionale, il dibattito sul Piano Indirizzo Territoriale (Pit) Toscana, che mette sotto accusa le troppe vigne. Dopo Chianti, Brunello, Chianti Classico, Bolgheri protesta Montepulciano. Frescobaldi incontra Rossi

Impazza, in questi giorni, anche sulla stampa nazionale, il dibattito sul Piano di Indirizzo Territoriale (Pit) della Toscana, che, in qualche modo, ha messo sotto accusa le vigne, troppe secondo i relatori del piano, da ridimensionare persino, e che ha visto, ovviamente, la levata di scudi del mondo produttivo toscano. Tema arrivato alla ribalta nazionale, ci permettiamo di dirlo, dopo l’intervista di WineNews al presidente del Consorzio del Vino Chianti, Giovanni Busi, tra i primi a sollevare la questione. Tema poi ripreso dal quotidiano “Libero” e poi, via via, dalle altre grandi testate (ieri, in prima pagina, del quotidinao “La Repubblica”).
Una querelle che, ovviamente, va avanti. Dopo quelle del Chianti e del Brunello di Montalcino, Bolgheri e Chianti Classico, ieri è arrivata anche la presa di posizione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano: “Saint-Emilion è patrimonio Unesco per la bellezza dei vigneti, in Toscana ora, a quanto pare, sono considerati dannosi e deturpanti nei confronti del paesaggio”, scrive in una nota il presidente del Consorzio Andrea Natalini. “Ma la viticoltura è “il” paesaggio toscano, ed i viticoltori sono i primi a sostenere il territorio. I disciplinari di produzione servono proprio a scongiurare un’agricoltura massificata e deturpante. Il vino a Montepulciano muove il 70% dell’economia e aiuta il territorio”.
Ieri, intanto, il Presidente della Regione, Enrico Rossi, ha iniziato il suo tour “agricolo” tra i vigneti di Castello di Nipozzano, storica tenuta dei Marchesi de’ Frescobaldi, una delle famiglie più importanti della viticoltura di Toscana, dove ha incontrato il presidente del gruppo vinicolo, Lamberto Frescobaldi che, in un’intervista sul quotidiano “Quotidiano Nazionale” (firmata da Pino Di Blasio), ha dichiarato: “Rossi ha voluto rassicurare il mondo degli agricoltori, la visita a Nipozzano sarà la prima di una lunga serie. Ma credo che gli abbiamo fatto venire qualche lecito dubbio su alcune cose. E’ stato uno scambio, mi auguro proficuo, per entrambi”.
E Rossi, riporta l’Ansa, si è detto “disponibile ad ascoltare le richieste dei viticoltori, esistono margini per apportare modifiche al piano, a partire dal linguaggio del testo, che deve essere cambiato, perché troppo accademico. Sono certo che troveremo un equilibrio”. Lo stesso Rossi che, oggi, sul suo profilo Facebook, scrive: “il marchese Frescobaldi, che ieri abbiamo incontrato, e con cui abbiamo civilmente discusso del piano del paesaggio ci accusa di essere conservatori. Una definizione che non ci dispiace perché provare a conservare la bellezza del paesaggio toscano è un titolo di merito”.
Ma il tempo stringe, tanto più che i produttori sono anche impegnatissimi a gestire una vendemmia quanto meno non facile. C’è tempo fino al 29 settembre per presentare osservazioni al piano.

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