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E se una dieta iperproteica invalidasse i risultati dell’etilometro? Il possibile precedente potrebbe venire dal ricorso presentato da un automobilista risultato oltre il limite consentito per guidare dopo l’alcoltest in Veneto

Premessa d’obbligo: quando si deve guidare, il buon senso suggerisce, più che in altre occasioni, di bere con moderazione. Ma ora, in materia di etilometro, potrebbe arrivare un precedente non da poco: un automobilista fermato ad un posto di blocco in Veneto e risultato oltre il limite consentito per guidare, ha presentato un ricorso perché, sostiene, la dieta dimagrante iperproteica che segue, riprodurrebbe a livello chimico la stessa situazione di chi è malato di diabete. E, secondo certa letteratura medica, lo stress ipoglicemico dovuto al diabete può generare nell’organismo del malato la produzione di “chetoacidi” e “acetone”, esattamente come avviene con una massiccia assunzione di alcol. A causa della scarsa o mancata introduzione di carboidrati (pane, pasta, riso, patate), dunque, nell’organismo si verificherebbe uno stato di “chetosi”, che andrebbe a falsare il risultato del test. Magari sarà solo una boutade, un tentativo estremo di salvarsi dalla multa, dalla decurtazione dei punti, e da tutto il lunghissimo iter che tocca a chi subisce una sanzione dovuta alla guida in stato di ebbrezza. Ma se il giudice dovesse accettare un ricorso simile, c’è da scommettere che sarebbe solo il primo di una lunga serie ...

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