02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Mentre le cantine italiane guardano con attenzione a quello che succede in vigna, non si ferma chi dal vino vuole guadagnare in modo illecito: i Nac di Parma smascherano truffa su wine kit di Barolo, Amarone e così via, da 28 milioni di euro

Mentre le cantine italiane guardano con grande attenzione a quello che succede in vigna, non si ferma chi dal vino vuole guadagnare in modo illecito: il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma, in collaborazione con i Reparti dell’Arma dei Carabinieri territorialmente competenti, con l’Area Antifrode della Direzione Interregionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e del servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia, ha scoperto un’associazione per delinquere transnazionale, dedita alla produzione e commercializzazione in ambito internazionale di “Wine Kit”, con riferimenti ad almeno 24 vini italiani Dop e Igp risultati contraffatti (tra i quali, Amarone, Barolo, Valpolicella e così via), diversi per origine e provenienza.
In particolare, sulle etichette veniva indicato “vino italiano” e sulle confezioni venivano utilizzati anche il tricolore e l’immagine del Colosseo. Il valore complessivo finora accertato della frode è di oltre 28 milioni di euro. Dagli accertamenti è emerso che sono due le società coinvolte, una italiana e l’altra estera, quest’ultima controllata e costituita per commercializzare i “Wine Kit” in tutto il mondo, evitando le normative comunitarie e nazionali. Sono state effettuate, infine, perquisizioni e sequestri di mosti destinati all’estero e di diversi documenti che hanno consentito di accertare la gestione diretta dall’Italia di tutti gli aspetti manageriali.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli