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La raccolta record del 2013 spinge l’export di vino spagnolo che, come raccontano i dati dell’Observatorio Español del Mercado del Vino, tra gennaio e maggio 2014 è cresciuto del 20% in quantità, ma paga in termini di prezzo medio

Nei primi mesi dell’anno, le esportazioni spagnole di vino sono aumentate di più di 150 milioni di litri, anche se il prezzo medio ha subito un sensibile calo di prezzo, dovuto alla crescita esponenziale dei vini di fascia bassa. La raccolta record del 2013 spinge l’export di vino spagnolo che, come raccontano i dati dell’Oemv - Observatorio Español del Mercado del Vino, tra gennaio e maggio di quest’anno, è cresciuto del 20% in termini quantitativi, a quota 882,4 milioni di litri, sui 735,6 milioni del 2013, anche se il prezzo è sceso di ben 25 centesimi, a 1,13 euro a litro.

Di questi 150 milioni di litri in più finiti all’estero, nei primi 5 mesi dell’anno, 123 sono di vino sfuso, 11 di vino imbottigliato, ed altri 11 di Cava e vermouth. Come detto, la motivazione va ricercata nella vendemmia del 2013, quando, con 53 milioni di ettolitri di prodotti, la Spagna superò l’Italia imponendosi come primo produttore mondiale. Il rovescio della medaglia, come già accennato, è che il prezzo del vino sfuso, vista la sovrapproduzione e la necessità di svuotare le cantine, è sceso, del 35% in un solo anno, a quota 40 centesimi a litro, mentre i vini a denominazione d’origine hanno mantenuto il loro livello di prezzo, sopra i 3 euro al litro, con una crescita nei valori esportati del 3%, a quota 428 milioni di euro, che non ha comunque impedito, sul totale dell’export enoico del periodo, un calo dell’1,9%, a 998,2 milioni di euro. Molto buone le performance dei vini spumanti, le cui spedizioni in giro per il mondo crescono del 29%, a quota 9 milioni di euro.

Nei singoli mercati, in questi primi 5 mesi dell’anno, in volume, sono cresciute in maniera esponenziale le spedizioni dei vini spagnoli in Portogallo (+70%), Francia (+35%) e Finlandia (+41%), e sono addirittura triplicate in Russia (+214%), mentre cala considerevolmente l’export in Italia, Stati Uniti, Cina e Danimarca. In termini di valori, invece, al top ci sono Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Portogallo, staccati ancora una volta dal balzo della Russia, in testa con un importante +45%. Se questa tendenza dovesse confermarsi, la crescita delle esportazioni di vino spagnolo potrebbero raggiungere a fine luglio il +12% sullo stesso periodo del 2013, a quota 22,4 milioni di ettolitri, a discapito del prezzo medio, destinato a calare, con la possibilità, tutt’altro che remota, di chiudere l’anno con un fatturato inferiore a quello del 2013 ...

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