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Addio alla cucina? La Nestlé getta le basi per l’alimentazione del futuro, con un progetto, “Iron Man”, cui lavorano 110 scienziati. L’obiettivo: una macchina che analizzi le necessità nutrizionali delle persone, e crei pillole di cibo ad hoc

Tra i grandi brand dell’alimentare mondiale (un club ristrettissimo che controlla la quasi totalità dei prodotti consumati dalle masse), c’è la Nestlé, che sta gettando le basi, a modo suo, per l’alimentazione del futuro. E lo fa con un progetto che sembra uscito da un film di fantascienza: si chiama “Iron Man”, ci stanno lavorando ben 110 scienziati del Nestlé Institute of Health Science, che ha l’obiettivo di creare un programma nutrizionale che analizzi le carenze di un qualsiasi individuo, creando integratori ad hoc, sufficienti a sopperire ad ogni mancanza, rendendo praticamente inutile e desueto il cibo per come lo conosciamo oggi. Il programma, in realtà, è ben lontano da diventare realtà, ma chissà che i nostri pronipoti non si nutriranno di pillole, e che i libri di cucina non diventino curiosi pezzi d’antiquariato.
Secondo il direttore del Nestlé Institute of Health Science, Ed Baetge, “Iron Man è un’analisi di ciò che manca nella nostra dieta, creando all’istante un prodotto su misura che contribuisce a soddisfare le nostre necessità. In passato, il cibo era solo cibo. Stiamo andando in una nuova direzione ma la realizzazione di una tecnologia del genere è ancora distante generazioni, ma sono fiducioso che prima o poi il cibo arriverà con la semplice pressione di un tasto, se ci riusciamo, sarà una rivoluzione paragonabile, in cucina, solo a quella del microonde”.

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