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L’expertise di Aste Bolaffi e le competenze enoiche di Slow Food Editore, insieme per la promozione e la valorizzazione dei vini di qualità, facendo rotta sul mondo delle vendite all’incanto. La prima asta a Torino, nel Salone del Gusto

Da una parte l’expertise di Aste Bolaffi, che si occuperà degli aspetti commerciali, dall’altra, le competenze sul mondo del vino di Slow Food Editore, la casa editrice dell’associazione fondata da Carlin Petrini, che si mettono insieme per la promozione e la valorizzazione dei vini di qualità, facendo rotta sul mondo delle vendite all’incanto. La prima asta di vini figlia di questa partnership, andrà in scena a Torino, a fine ottobre, nel Salone del Gusto e Terra Madre, in Sala Bolaffi (via Cavour), che tradizionalmente ospita le vendite di francobolli, monete, arredi e dipinti. La competenza e l’esperienza di Slow Food Editore, così, guideranno la compilazione delle descrizioni tecniche del catalogo, e la ricerca delle produzioni vinicole più interessanti, mentre sull’expertise della casa d’aste si baserà la parte commerciale della vendita.
“In Italia, secondo Paese al mondo per importanza vinicola, siamo ai margini del mercato dei vini da collezione: è un controsenso. Credo che esista un importante spazio - spiega Filippo Bolaffi, ad Gruppo Bolaffi - per attirare molti compratori dall’estero e al contempo avvicinare a questo mondo nuovi collezionisti nostrani. L’accordo con Slow Food Editore ci permette, fra l’altro, di dare il giusto prestigio a quelle realtà italiane degne di essere collezionate ai più alti livelli, che oggi non trovano ancora spazio nei cataloghi d’asta ma che in futuro si potrebbero rivelare ottimi investimenti”.
L’accordo tra Bolaffi e Slow Food Editore non nasce casualmente, ma chiude idealmente un cerchio che si era aperto trent’anni anni fa, ridando voce a una storia che viene da lontano. Nel raccontare le origini di Slow Food e le sue prime attività, Carlo Petrini scrive infatti in “Cibo e libertà”: “Con Gigi Piumatti ci facevamo orientare dal Catalogo Bolaffi dei vini d’Italia, firmato da Veronelli, e fu così che conoscemmo personalmente tutti i grandi della nostra enologia”. Anche Gigi Piumatti, presidente di Slow Food Editore, si dice “contento per questo accordo, perché da trent’anni lavoriamo per dare valore al vino italiano e perché dal vino abbiamo imparato tante cose che abbiamo poi cercato di portare in altri ambiti della produzione agricola e alimentare. La collaborazione con Bolaffi e le aste con grandi bottiglie del nostro Paese sono un tassello ulteriore di questo lavoro che viene da lontano”.
Info: www.bolaffi.it - www.slowfood.it

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