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Ancora giù il mercato dei fine wine francesi: anche a giugno, secondo l’ultimo report del “Cellar Watch Report”, tutti gli indici bordolesi del Liv-ex, hanno chiuso in territorio negativo, trascinati dai pessimi risultati di Château Lafite Rothschild

Non si ferma l’emorragia del mercato dei fine wine francesi: anche a giugno, secondo l’ultimo report del “Cellar Watch Report”, quasi tutti gli indici del Liv-ex, il benchmark del mercato secondario (http://liv-ex.com), hanno chiuso in territorio negativo, soprattutto quelli dominati dai vini di Bordeaux, con il Liv-Ex Fine Wine 50 che cola a picco (-3,2% su maggio), trascinato giù dai pessimi risultati di Château Lafite Rothschild, la cui quota di mercato settimanale è scesa, per la prima volta, sotto il 10% in 11 occasioni.

Eppure, a ben guardare, quella di Château Lafite Rothschild è una case history esemplificativa quanto complessa, perché, ad esempio, ci sono due annate che ancora riescono a creare interesse: la 1998, che nel 2012 si vendeva a 5.200 sterline a cassa, ed oggi è arrivata a 5.300, forte anche dei 98 punti che assegnatigli da Robert Parker, e la 2011, che a luglio ha rappresentato il 28% degli scambi di Lafite, anche grazie ad un prezzo relativamente abbordabile, di 3.500 sterline a cassa. Insomma, non è tutto nero il presente di Château Lafite Rothschild, ma certo il passato è stato abbondantemente più roseo.

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