02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

A.A.A. Cercasi ambasciatori del vino, capaci di comunicare l’Italia enoica nel mondo. A formarli, ci pensa la “Vinitaly International Academy”, un’idea dalla managing director Vinitaly International Stevie Kim, curata dal giornalista Ian D’Agata

Italia
Stevie Kim e Ian D Agata

Tra le professionalità che lavorano nel mondo del vino, le più ricercate dalle aziende, oggi, sono nell’area commerciale. In un mercato sempre più globale, però, non basta essere dei buoni venditori, serve altro, saper comunicare i valori e le peculiarità del vino italiano dove ancora non esiste una solida cultura enoica, o dove esiste ma non contempla il Belpaese. C’è bisogno, in sostanza, di veri e propri ambasciatori dell’Italia enoica. Figure rare, perché, almeno finora, nessuno si è preso la briga di formarle in maniera seria. È da questa necessità che nasce la “Vinitaly International Academy” ( www.vinitalyinternational.com/events/executive-wine-seminar), la prima certificazione rivolta a professionisti e wine lovers, pensata dalla managing director di Vinitaly International Stevie Kim, e organizzata in due corsi, quello per “Italian Wine Ambassador” e quello per “Italian Wine Expert”, curati dal direttore scientifico della “Via”, il wine writer Ian D’Agata.

L’obiettivo è quello di creare uno standard comunicativo, fatto di conoscenze ed informazioni rigorose e scientifiche sull’intero panorama del vino tricolore, a partire dalle tante varietà coltivate nel Belpaese, dalle zone di produzione e, ovviamente, dalle diverse tipologie di vino, attraverso un fitto calendario di lezioni, seminari e degustazioni tenuti dai più importanti esperti di vino d’Italia.

I corsi, rivolti a tutti coloro che hanno già un buon livello di conoscenza del mondo enoico, specie sommelier, wine writer e professionisti che già lavorano nella cantine del Belpaese, saranno rigorosamente in lingua inglese, ed ogni lezione durerà dalle 4 alle 6 ore, per un totale di 24 ore di teoria in aula e 12 ore di degustazioni. Verranno toccati tanti argomenti diversi, dalla storia agli attuali trend di mercato, ed alla fine dei corsi ci saranno due esami, uno scritto ed uno orale, che si concluderà con la degustazione alla cieca di 10 vini diversi: per diventare “Italian Wine Ambassador” sarà sufficiente analizzare in maniera esaustiva almeno 5 vini diversi, mentre ne servono 8 per essere un nuovo “Italian Wine Espert”. È importante segnalare che il calendario verrà annunciato a dicembre, ed i corsi, almeno inizialmente, saranno tenuti solo a Verona, sede di Vinitaly, mentre durante l’anno, nelle tappe in giro per il mondo di Vinitaly International (www.vinitalyinternational.com
), la “Vinitaly International Academy” terrà seminari su specifici territori e vini italiani, ad esempio su singole aree produttive (“The wines of Franciacorta”, o “Brunello di Montalcino”), o vini da singoli vingneti (“The Barolos of the Cannubi vineyard”).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli