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La Cina continua il suo eno-colonialismo: dopo le acquisizioni in Francia di alcuni storici Chateaux, adesso guarda all’America, soprattutto alla Napa Valley. L’ultimo acquisto è la Quixote Winery, per 29 milioni di dollari

La Cina continua il suo eno-colonialismo. Dopo le acquisizioni in Francia di alcuni storici Chateaux e la continua ricerca di qualcosa da comprare nel Belpaese (che ancora cerca di resistere), adesso i compratori dell’Ex Celeste Impero guardano all’America, soprattutto alla Napa Valley. L’ultima eno-acquisizione cinese, infatti, è stata proprio in California. “Wine Spectator” (www.winespectator.com), una delle riviste leader del settore, scrive che la Jinta Vineyards and Winery, ha comprato la Napa Quixote Winery per 29 milioni di dollari. È già il secondo colpo per la compagnia cinese che, nel 2013, si era già aggiudicata la Hannah Nicole Vineyards & Winery di Brentwood, nella Contra Costa County.
Fondata nel 1990 da Doumani, la Napa Quixote Winery è stata progettata dall’architetto austriaco e artista Friedensreich Hundertwasser, si compone di 29 ettari di vigne e produce vini biologici Petite Syrah e Cabernet Sauvignon sotto la sua etichetta “Chisciotte”. “Sono soddisfatto della vendita - dice Carl Doumani, ex proprietario - ho 81 anni e da 43 produco vino. Era tempo di ritirarsi da una realtà così grande. Non smetterò, però, di fare vino, terrò per me un piccolo vigneto di Petite Syrah nella proprietà, dal quale imbottiglierò il mio novo vino col marchio “Encantado””.

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