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Il Padiglione del Vino Italiano, che verrà presentato il 28 luglio a Roma, sarà il cuore pulsante del Padiglione Italia, crocevia per milioni di visitatori da più di 130 Paesi diversi, da conquistare puntando sulla comunicazione di una storia unica

Ora è ufficiale, il Padiglione del Vino Italiano verrà presentato il 28 luglio a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina. Qualcosa, in realtà, già si sa: sarà il cuore pulsante del Padiglione Italia, “tra il cardo e il decumano” (gli assi stradali principali delle città romane, ndr), all’interno di un’Expo 2015 in cui il vino godrà di una enorme centralità, fatta di simboli e di concretezza.
Si punterà forte sulla dimensione emozionale, per conquistare i milioni di visitatori che invaderanno Milano da più di 130 Paesi diversi, spesso lontani, anche culturalmente. Come? Facendo incontrare elementi di profonda innovazione, con una progettualità che mette insieme alta tecnologia e tradizione, in un racconto unico, capace di trascinare chiunque passi per il Padiglione del Vino Italiano, in un viaggio attraverso i territori e la loro forza, per arrivare all’importanza del lavoro e degli strumenti usati in vigna nei secoli, chiave di volta dell’importanza culturale del vino nel Belpaese da sempre, fino alle possibilità del presente, a partire dal turismo legato al mondo di Bacco, ed alle prospettive future, in cui sensorialità e lifestyle avranno un peso sempre maggiore.
Del resto, sarà la comunicazione il cuore pulsante dell’Expo, non certo l’aspetto commerciale, che, gioco forza, sarà lo specchio dell’eventuale successo dell’esposizione. Fondamentali, quindi, i momenti di incontro, magari sul tetto di questo “gioiello” di 2.000 metri quadrati del Padiglione Italia, capace di accogliere tra le 100 e le 150 persone, per una serata di festa o di degustazione.
Tutto ciò che riguarda l’aspetto promozionale, invece, sarà in mano alla sapiente organizzazione di Vinitaly e Veronafiere, che garantiranno la presenza e la partecipazione di tutto il vino italiano, nessuno escluso, lavorando a stretto contatto con il Comitato scientifico (Cotarella, Borriello, Antinori, Bracco, Guerrieri Gonzaga, Santandrea, Vallarino Gancia, Zonin e Mantovani) messo insieme dalla regia del Ministro Martina, che, a poche settimane dal suo insediamento, ha avuto il merito di sbloccare una situazione che rischiava di impantanarsi.

Focus - La conferenza “Vino a Taste of Italy”, a Roma, il 28 luglio
Più che una semplice presentazione, un vero e proprio evento: “Vino a Taste of Italy” è la formula scelta dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina per presentare pubblicamente l’attesissimo Padiglione del Vino Italiano, centro nevralgico del Padiglione Italia all’Expo 2015 di Milano.
L’appuntamento è a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, il 28 luglio, con un programma decisamente ricco: ad introdurre i lavori, il critico d’arte Philippe Daverio, che presenta “Il Vino creatore della Storia, dell’Arte e del Paesaggio”, dopodiché, saranno l’architetto Italo Rota ed il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, a celebrare ufficialmente la “Presentazione del Padiglione del Vino Italiano ad Expo 2015”, moderati dal Direttore Affari Istituzionali di Expo 2015, Roberto Arditti.
Di seguito, quindi, interverranno Riccardo Cotarella, presidente Comitato Scientifico del Ministero delle Politiche Agricole per il Padiglione Vino, Ettore Riello, presidente Veronafiere, Diana Bracco, Commissario generale per Padiglione Italia, e, in chiusura, il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Focus - Expo: il cibo come un viaggio nel tempo: nel Palazzo Triennale “Arts & Foods”
Un viaggio nel tempo per ripercorrere la storia del cibo e degli strumenti legati alla cucina. E’ in questa chiave che è stato interpretato il Padiglione Expo 2015, Arts & Foods, che aprirà il 10 aprile e sarà ospitato nel Palazzo della Triennale. Ad illustrarne le linee guida il curatore, Germano Celant, al fianco del Commissario unico, Giuseppe Sala, dell’ad Cdp, Giovanni Gorno Tempini, main partner del progetto, e del presidente de “La Triennale”, Claudio De Albertis.

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