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Pochissimi stranieri, come ovvio, vengono in Italia “solo” per il wine & food, ma tutti lo mettono in testa ai parametri di giudizio per una buona vacanza. Così Banca d’Italia. Ma, dal 2002 al 2012, -2,7% la spesa degli italiani in bar e ristoranti

Che la grande qualità, varietà e tipicità del wine & food italiano siano tra i principali attrattori di turismo nel Belpaese, insieme a arte e paesaggi, non ci sono dubbio. Come appare evidente, del resto, in un Paese tanto ricco di offerta, quella enogastronomica difficilmente possa essere l’unica motivazione che spinge stranieri e italiani a viaggiare per il Belpaese.
Ma “L’indagine campionaria sul turismo internazionale nelle principali frontiere del Paese nel periodo 1997-2012” realizzata da Banca d’Italia e riportata dall’Ansa, ha voluto mettere la cosa nero su bianco. E così, se 6 stranieri su 10 vengono in Italia solo per le vacanze, solo lo 0,7% viene nel Belpaese solo per il cibo il vino. Ovvio che, la buona tavola, è complementare al 100% o poco meno di ogni vacanza ben riuscita, tant’è che alla fine, proprio il cibo, insieme all’arte e la natura, è la voce che registra maggior gradimento tra i viaggiatori internazionali nelle valutazioni dell’esperienza di viaggio.
Dati un pò scontanti in realtà, ma comunque da tenere d’occhio, così come quello sul budget che gli stranieri riservano al wine & food, stabilmente 1/5 di quello complessivo: era il 21,8% nel 2002, è stato del 20,9% nel 2012. Decisamente più sensibile, invece, la diminuzione di spesa in bar e ristoranti dei vacanzieri italiani: dal 23,2% del costo-vacanza nel 2002, al 20,5% nel 2012.

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