Montepulciano, nome della patria del Vino Nobile toscano, e del vitigno principe della viticoltura d’Abruzzo. Che si uniscono per raccontare le proprie diversità: ecco “Montepulciano & Montepulciano” a “Borgo di Vino” (Montepagano, 25-27 luglio)

Se c’è il rischio che due vini, diversissimi nella sostanza ma assai simili nel nome, rischiano essere confusi, niente di merlo che presentarli insieme e spiegarne le differenze. È la via, percorsa da qualche tempo, dal Consorzio del vino Nobile di Montepulciano e dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo. Tutto parte dall’equivoco, in cui è oggettivamente facile cadere, che ruota intorno a “Montepulciano”, in un caso nome del Paese che da vita al celebre rosso toscano della terra del Poliziano, nell’altro nome del vitigno principe delle viticoltura abruzzese.
Una convivenza difficile sui mercati, ma mai con acredine, che ha portato i due territori a collabora, a partire dalla firma di un protocollo di intesa, già nel 2012, con tanto di supporto del Ministero delle Politiche Agricole, a tutela di due eccellenze dell’enologia italiana. E, in questo solco, arriva il primo confronto tra le due realtà vinicole, nella più antica kermesse dedicata ai vini abruzzesi, “Borgo DiVino” n. 43, di scena dal 25 al 27 luglio a Montepagano, la più antica frazione di Roseto degli Abruzzi (Teramo). Che sarà aperta proprio dalla degustazione “Montepulciano&Montepulciano”, curata dal giornalista e critico Antonio Paolini, che vedrà a confronto etichette toscane e abruzzesi, non per stabilire quali siano le migliori ma, semplicemente, per mettere in risalto le diverse identità di due grandi vini divisi da tutto, ma uniti nel nome “Montepulciano”.
Partner dell’evento la Regione Abruzzo, la Camera di Commercio di Teramo, il Consorzio di Tutela Montepulciano d’Abruzzo Docg “Colline Teramane”, il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo e “Res Tipica” (rete che raccoglie oltre 2.000 comuni italiani tra cui moltissime Città del Vino).
Info: http://goo.gl/eBJ8hb