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COME RICONQUISTARE I GIOVANI CONSUMATORI NELLA “VECCHIA EUROPA”, DOVE IL CALO DEI CONSUMI DI VINO SEMBRA INESORABILE, SOPRATTUTTO NEI PAESI PIÙ IMPORTANTI PER LA PRODUZIONE? PUNTANDO SU VINI DOLCI E FRUTTATI. LO DICE UNA RICERCA DI “MINTEL”

Nella “Vecchia Europa”, nei Paesi storici per la produzione di vino, una delle grande questioni per arginare quel calo dei consumi enoici che, dall’Italia alla Francia, passando per la Spagna, sembra inesorabile, è come riconquistare i giovani consumatori. Trovare la “soluzione”, ammesso che ce ne sia una, è il pallino di tutti.
Ma una strada da seguire, a quanto pare, ci sarebbe. Ovvero quello di puntare su vini più dolci, fruttati e freschi. A metterlo nero su bianco, una ricerca di Mintel (www.mintel.com), agenzia di ricerche di mercato londinese. Che, partendo dalla case history della Sangria spagnola, ha scoperto che, tra i consumatori tra i 18 ed i 24 anni, il 71% dei tedeschi, il 59% degli spagnoli, il 58% dei francesi ed il 42% degli italiani, preferisce vini molto fruttati e dolci. Una preferenza che, peraltro, sembra accomunare i giovani europei ed i coetanei di oltreoceano, visto il boom, tra i Millenials americani, dei vini di tipo “moscato”.
Ma c’è di più: il 36% dei tedeschi, il 21% degli italiani e dei francesi, ed il 18% degli spagnoli, secondo Mintel, ritiene di maggiore qualità i vini più dolci e freschi, rispetto a vini secchi ed invecchiati. Insomma, una piccola rivoluzione generazionale sembra in atto nei parametri di scelta del vino. Che può piacere o non piacere, ma di cui chi produce non può non tenere conto. Un punto fermo, rispetto al recente passato, però, c’è: l’importanza di conoscere il territorio di origine del vino, che rimane un fattore chiave per il 50% dei giovani consumatori di Francia, per il 35% di quelli di Spagna, per il 31% degli italiani, per ed il 28% dei tedeschi.

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