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VIA LIBERA DEFINITIVO DEL PARLAMENTO EUROPEO ALLA PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI EUROPEI, COMPRESO OVVIAMENTE IL VINO, SUL MERCATO INTERNO E NEL MONDO, COME AVEVA PREANNUNCIATO A WINENEWS, DA VINITALY, PAOLO DE CASTRO

Via libera definitivo del Parlamento Europeo alla promozione dei prodotti agroalimentari europei, compreso ovviamente il vino, sul mercato interno e nel mondo, come aveva preannunciato a WineNews, da Vinitaly, il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale a Bruxelles, Paolo De Castro: “accanto all’Ocm, che fa parte della riforma della Pac, e che porta come novità solo la garanzia delle risorse fono al 2020, ci sarà un nuovo pacchetto promozione. Si tratta - spiega De Castro - di un contributo di 60 milioni per il primo anno, che diventeranno 200 nel 2020, a crescere anno dopo anno, che riguarderanno tutti i settori agroalimentari. Alcuni nostri colleghi del Nord Europa volevano escludere il vino, sostenendo che fosse già sufficiente l’Ocm, mentre noi abbiamo dato anche al vino la possibilità di accedere a questo pacchetto promozione. È evidente che si tratti di risorse aggiuntive, ma è anche un fatto di principio, perché è giusto che possano accedervi tutti i settori. Quindi: Ocm, pacchetto promozione, usiamo bene queste risorse per aiutare le imprese a crescere ancora di più”.
La nuova politica di promozione, beneficerà per i prossimi 7 anni di un finanziamento globale di 883 milioni di euro, ed i fondi Ue passeranno, progressivamente, come detto da De Castro, dai 61,5 milioni di euro del 2014-2015, a 80 milioni nel 2016, 120 nel 2017, 160 nel 2018, fino ai 200 milioni del 2019-2020. La novità è rappresentata dall’alta percentuale di cofinanziamento europeo accordato ai programmi, e dal fatto che lo Stato membro non deve intervenire con fondi nazionali. Tra i prodotti che possono beneficiare delle nuove misure di promozione, birra, sale, mais e cotone, ma anche i prodotti ittici e dell’acquacoltura possono essere aggiunti all’elenco, purché siano raggruppati con altri alimenti beneficiari della misura. Il Parlamento ha assicurato che anche i vini a denominazione di origine (Dop) e indicazione geografica protette (Igp) possono beneficiare di un sostegno Ue, a condizione che le campagne di promozione siano sponsorizzate da organizzazioni di diversi Stati membri. Nelle campagne per un solo Stato membro, il vino può essere aggiunto alla lista solo se associato con altri prodotti ammissibili agli aiuti Ue.
La nuova politica di promozione agroalimentare europea, contrariamente a quanto inizialmente proposto, interesserà anche il mercato comunitario e non solo i Paesi terzi. La promozione potrà essere sostenuta da campagne d’informazione all’interno e all’esterno dell’Unione, dedicate tra l’altro agli elevati standard di sicurezza alimentare a cui devono sottostare i produttori e i trasformatori nell’Ue, ma anche l’attenzione che devono portare al benessere degli animali, oltre agli obblighi di tracciabilità e sostenibilità dei prodotti che sono tenuti a soddisfare. Quanto al cofinanziamento da parte dell’Ue per le campagne di promozione e informazione, é fissato al 70% per i progetti singoli, e dell’80% per quelli multipli, dove partecipano organizzazioni di diversi Stati membri. In caso di gravi perturbazioni del mercato (come nel 2011, quando i cetrioli spagnoli furono ingiustamente accusati di causare un focolaio di E. Coli) la quota Ue, per ripristinare la fiducia dei consumatori, può salire all’85%. Infine, gli Stati membri, come la Grecia, che sono sotto assistenza finanziaria, beneficiano di un 5% supplementare di intervento europeo.

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