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TUTTI I TERROIR (GRANDI E MICRO), AZIENDE, STORICHE E EMERGENTI, GRANDI MARCHI E BOUTIQUE WINERY, DELL’“ISOLA” DEL VINO, RIUNITI SU UN’ISOLA: ECCO “SICILIA EN PRIMEUR” (VULCANO, 28/29 MAGGIO), CHE FESTEGGIA L’ERGA OMNES DEL CONSORZIO DOC SICILIA

Ci saranno tutti i terroir, dai grandi ai micro, e le aziende, da quelle storiche ai giovani emergenti, dai grandi marchi alle boutique winery, dell’“isola” del vino italiano, riuniti su di un’isola: il 28 e 29 maggio è di scena “Sicilia en Primeur”, edizione n. 11 dell’anteprima della Sicilia del vino, promossa da Assovini Sicilia - l’associazione che riunisce 70 aziende che rappresentano l’80% in valore del vino siciliano imbottigliato nell’isola - in un palcoscenico d’eccezione, l’Isola di Vulcano nelle Isole Eolie. Protagonista, l’annata 2013, declinata nelle etichette di 35 aziende vitivinicole tra le più rappresentative, accanto alle annate attualmente in commercio, per un totale di oltre 350 possibili assaggi ed una panoramica completa del “Continente” siciliano.
Da Baglio di Pianetto a Barone di Villagrande, da Cantina Wiegner a Cantine Settesoli, da Caruso & Minini, Casematte, Cos, Cottanera e Cusumano a CVA Canicattì, passando per De Gregorio, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Fazio Wines e Feudi del Pisciotto, da Feudo Arancio e Feudo di Santa Tresa a Feudo Maccari e Feudo Principi di Butera, da Fondo Antico a Graci, da Marchesi di San Giuliano a Masseria del Feudo, insieme a Musita e Arianna Occhipinti, Pietradolce e Planeta, Rallo e Russo, fino a Spadafora e Tasca d’Almerita, Tenuta di Fessina, Tenuta Gatti, Tenute Rapitalà e Valle dell’Acate, sono le cantine che dall’isola “sbarcheranno” sull’isola di Vulcano, di fronte ad una platea internazionale di 80 esperti, dall’Italia al Brasile, Cina, Giappone, Corea, Hong Kong e Usa, dal Canada alla Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Francia, Inghilterra, Svezia, Russia e Polonia.
“I vini siciliani sono stimati in tutto il mondo oltre che per la loro qualità anche perché portano nel bicchiere tutto il fascino della nostra terra - spiega Antonio Rallo, presidente di Assovini Sicilia e titolare di Donnafugata - un’identità che è tanto più forte quanto più capace di raccontare la propria storia, la cultura millenaria della Sicilia e la nostra unicità pedoclimatica. Un mix di valori unici che ha portato l’export dei vini siciliani a toccare oltre 70 Paesi e ad esportare il 59% del vino della regione. E se il territorio - continua Rallo - costituisce le nostre fondamenta, è lo spirito innovativo a guidarci verso il futuro, un futuro che vede la valorizzazione di ogni singolo terroir dell’Isola”. E questo è infatti uno dei temi di “Sicilia en Primeur” che vedrà ancora una volta il supporto scientifico del professor Attilio Scienza dell’Università di Milano.
“Dal punto di vista della sostenibilità la Sicilia è un esempio per tutti, ma la sfida di domani sarà la viticoltura di precisione e le Isole Eolie possono raccontare molto sia per la loro storia enologica che culturale”, spiega Scienza. “Isole che - sottolinea Dario Cartabellotta, assessore regionale delle Risorse Agricole e Alimentari (oggi non più, ndr) - non hanno nulla di minore, anzi lo sviluppo rurale passa proprio attraverso la valorizzazione delle specificità e i 100 ettari di vigne che la Sicilia può vantare nelle Eolie non sono solo vitati ma vitali”, dove, tanto per fare un esempio, si realizza con successo il ricambio generazionale e si vincono sfide che sembravano impossibili grazie all’aggregazione tra viticoltura, agricoltura, turismo e cultura.
Un evento verso il quale la Sicilia del vino arriva con quanto annunciato dal presidente di Assovini: il riconoscimento Erga Omnes del Consorzio Doc Sicilia da parte del Ministero delle Politiche Agricole, che permette al Consorzio, fondato nel 2012 e che riunisce già 1.600 soci, di far valere il proprio ruolo di tutela e, al contempo, di affrontare l’intenso programma di iniziative promozionali e di comunicazione nei confronti di tutta la produzione vitivinicola che voglia utilizzare il brand Sicilia. Ed un evento che, ricorda Rallo, raccoglie oggi i frutti dell’impegno di tutti i produttori, che ha finalmente sconfitto quel “non saper fare sistema” che spesso rallenta l’Italia nel mondo.
Info: www.assovinisicilia.it

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