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“È TEMPO DI CHIARIRE LA DIATRIBA PROSECCO-PROSHEK MAGARI CON DENOMINAZIONI GEOGRAFICHE PIU’ SPECIFICHE. I 2 VINI SONO DIVERSI, C’E’ SOLO UNA SOMIGLIANZA NEL NOME”. QUESTE LE PAROLE DI NEVEN MIMICA, COMMISSARIO UE PER LA POLITICA DEI CONSUMATORI

“È tempo di chiarire la diatriba Prosecco-Proshek magari con denominazioni geografiche più specifiche. I due vini sono diversi, c’è solo una somiglianza nel nome”: sono queste le parole del croato Neven Mimica, commissario Ue per la Politica dei consumatori rispondendo nel corso di un incontro con la stampa a Roma, ad una domanda sullo scontro del Prosecco-Proshek, sorta tra i produttori italiani e quelli croati in seguito all’ingresso di Zagabria nell’Unione Europea.

“C’è bisogno che la Croazia e l’Unione Europea mettano la questione sul tavolo assieme alle autorità e ai produttori italiani”, ha affermato il commissario.

“Quello che so - ha rimarcato Mimica - è che il Prosecco e il Proshek sono differenti tra loro. Quello croato è più simile al Porto, dolciastro. Non c’è, quindi, alcuna similarità nei contenuti ma solo nel suono del nome e ciò può causare equivoci tra i consumatori”.

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