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TMALL, VINEHOO, YESMYWINE E M1NT CELLARS: LA CINA SI CONQUISTA ANCHE GRAZIE ALLE VENDITE ONLINE, MA UNA STRADA NON VALE L’ALTRA, COME DIMOSTRANO LE CASE HISTORY DEL SEMINARIO “E-COMMERCE: BREAKING DOWN THE GREAT (E-) WALL OF CHINA”

Italia
Cresce il consumo di vino in Cina anche grazie a Internet

La conquista della Cina e del suo sconfinato mercato di consumatori, ormai, passa anche per l’e-shopping, uno dei tantissimi settori che, nel volgere di pochi anni, ha vissuto una crescita senza eguali: nel 2012, infatti, le vendite online hanno raggiunto il valore di 350 miliardi di dollari, facendo di Pechino il secondo mercato più grande del mondo dopo gli Stati Uniti. Ovviamente, anche il vino ha beneficiato del boom, anche se attraverso strade diverse, come emerge dal seminario “E-commerce: breaking down the great (e-) wall of China”, di scena oggi a Vinitaly (a Verona fino al 10 aprile) organizzato da Vinitaly International (www.vinitalytour.com): TMall, che fa capo ad Alibaba Group (l’eBay dell’Asia, ndr) “nel 2012 ha toccato i 32 miliardi di dollari di giro d’affari, di cui 56 milioni - spiega Janet Wang, responsabile dello sviluppo del business internazionale - derivati dalle vendite di vino. Merito, nel nostro caso, di promozioni e flagship store, che hanno incuriosito e colpito i nostri utenti”. Ma qual è il profilo del wine lover cinese che sceglie l’e-commerce? “Tra i nostri 500 milioni di utenti, il nettare di Bacco interessa per il 60% agli uomini, e per il 40% le donne, specie in età compresa tra i 25 ed i 34 anni, che scelgono, nell’ordine, rossi, bollicine e bianchi, attratti da campagne di promozione ad hoc, consigli su abbinamenti tra cibo e vino, sponsorship con volti famosi e consigli del sommelier. E i vini italiani sono secondi solo ai francesi in termini di valori venduti”.

Vinehoo.com, invece, è un sito specializzato, a differenza del gigante TMall “punta su altro: flash sales (vendite a tempo) - spiega Alvin Huang, fondatore e Ceo di Vinehoo -, di vini scelti durante degustazioni alla cieca che selezionano, così, solo il meglio, dagli stessi utenti del nostro sito. E poi ci sono gli eventi “off line”, sempre con la garanzia di puntare su vini di qualità, attraverso una piattaforma realmente interattiva, in cui il feedback è reale e veloce, e il servizio ottimale”.

Diversa l’esperienza di Yesmywine.com, “sito n. 1 in Cina per il vino - ricorda il fondatore e Ceo Jared Liu - e retailer n. 3, con 5,8 milioni di utenti unici registrati, che acquistano una media di 120.000 bottiglie al giorno. Quello che ci contraddistingue è un rapporto profondo con i wine lovers, di cui studiamo periodicamente preferenze, cambiamenti di gusti, sentiment. Compriamo da 100 importatori vini di tutto il mondo (attualmente più di 800), e oltre al sito abbiamo due canali di tv shop, e per la promozione puntiamo su iniziative sia online che offline, come incontri con le aziende organizzati insieme ad enti organizzativi, a cadenza mensile”.

Infine, in una sorta di scala ascendente che va dall’iniziativa più generale, a quella più particolare, la neonata M1nt Cellars punta tutto su “un brand - dice Naran Andreyev, Ceo di mintcellars.com - già famoso tra l’alta società cinese: è un club e una catena di ristoranti d’alto livello che, grazie al proprio prestigio e alla propria credibilità, ha deciso di puntare sul top della produzione enoica mondiale, e dopo pochi mesi è già il primo distributore asiatico di Dom Pérignon”.

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