02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

ANDREA DI GISI, IL “KILLER DEL BRUNELLO”, CONDANNATO A 4 ANNI. OGGI, AL TRIBUNALE DI SIENA, IL PROCESSO CON RITO ABBREVIATO. DI GISI AVEVA SVERSATO NELLE FOGNE 626 ETTOLITRI DI BRUNELLO DI MONTALCINO CASE BASSE

Condannato a quattro anni di reclusione. E’ la sentenza del giudice del Tribunale di Siena Monica Gaggella che, oggi, accolta la richiesta della difesa, di procedere con rito abbreviato, ha giudicato colpevole Andrea Di Gisi, l’ex dipendente della cantina Case Basse, di Gianfranco Soldera, di aver sversato nelle fogne 626 ettolitri di Brunello di Montalcino (la produzione delle annate dalla 2007 alla 2012, ndr).

Nell’udienza il pubblico ministero Aldo Natalini ha richiesto sei anni di reclusione: quattro anni di carcere per l’accusa di sabotaggio, l’aggiunta di un anno per la continuazione del reato e un altro anno per danno aggravato, ma, dal momento che il giudice ha concesso alla difesa la formula del rito abbreviato, che prevede la riduzione della pena, il pubblico ministero ha formalmente richiesto una carcerazione complessiva di quattro anni.

Al processo, a porte chiuse, non c’era Andrea Di Gisi, tutt’ora agli arresti domiciliari nella sua casa di Roma, c’era solo il suo avvocato Mariarita Maccioni, originaria di Montalcino, il legale della difesa Nicola Mini e Gianfranco Soldera, proprietario di case Basse, una delle aziende più famose di Brunello di Montalcino.

Il legale Mariarita Maccioni del Foro Siena fa sapere “che, tra 90 giorni, ovvero decorso il termine entro il quale il giudice depositerà le motivazioni della sentenza emessa oggi, si riserva di ricorrere in Appello”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli