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NASCE IL VINO FRIULANO “DIVERSAMENTE DOC”: A PRODURLO SARANNO PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA. L’INIZIATIVA, PROMOSSA DA ANFASS UDINE E DALL’AZIENDA AGRICOLA GIORGIO COLUTTA, HA COME OBIETTIVO DI FAVORIRE IL LORO INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO

Favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità intellettiva e relazionale, questa è la mission di “Friulano diversamente doc”: il progetto sperimentale, promosso dalla sezione di Udine dell’Associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi e relazionali e dall’azienda agricola Giorgio Colutta di Manzano, col patrocinio dell’Asl medio Friuli e della provincia.
“Abbiamo coinvolto persone con disabilità e storie diverse, dai 18 ai 50 anni: alcuni frequentano centri diurni, altri già vivono una vita autonoma e hanno lavorato ma non nel settore agricolo, una ragazza frequenta ancora la scuola - racconta Cristina Schiratti, presidente dell’Anffas di Udine - a settembre è iniziata la vendemmia presso l’azienda agricola Colutta, che ha messo a disposizione un piccolo vigneto di duemila metri quadrati”.
Gli apprendisti viticoltori hanno raccolto l’uva, affiancati dallo staff dell’azienda e da alcuni volontari dell’associazione. Dopo la vendemmia, hanno seguito le fasi successive del ciclo di produzione del vino: dalla lavorazione del mosto al filtraggio, fino alla scelta di etichetta, logo e packaging. Tanti colori, un sole splendente e grappoli d’uva per il marchio del “diversamente doc”, mentre per le confezioni è prevista una duplice versione: una più economica in astuccio cartonato, l’altra in cofanetto di legno. Durante un’asta pubblica svoltasi a dicembre è cominciata la vendita dei coupon coi quali ritirare il “Friulano”, una volta pronto. Ora si passa alla fase di imbottigliamento del vino e ad aprile 2012 le 650 bottiglie saranno presentate ufficialmente a Vinitaly, la più prestigiosa vetrina enologica internazionale.
“Ci auguriamo che quest’esperienza pilota possa ripetersi anche in altre realtà agricole, non solo vitivinicole - dice Schiratti - i tempi della natura sembrano adeguarsi più facilmente a quelli delle persone con disabilità intellettiva e relazionale. E proprio in agricoltura alcuni di loro potrebbero trovare un impiego part time o stagionale. Ora, oltre al progetto “diversamente doc” - continua la presidente dell’Anffas di Udine - stiamo organizzando un corso sulle competenze “integranti”, cioè su come comportarsi nei luoghi di lavoro e come relazionarsi coi colleghi”.

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